Fermata nel porto di Napoli la nave rinfusiera Tanais Dream
Carenze igieniche e di sicurezza alla base della detention nell’ambito del Port State Control

Nel porto di Napoli la Guardia Costiera ha posto in stato di fermo la rinfusiera Tanais Dream per gravi irregolarità a bordo concernenti violazioni delle norme internazionali sulla salvaguardia della vita umana in mare. La portarinfuse, che trasporta granaglie, batte bandiera del Belize ed ha un equipaggio tutto di nazionalità russa.
L’ordine di detenzione è stato emesso dal nucleo Port State Control al termine di una lunga e complessa attività a bordo. In particolare, un’approfondita ispezione ha fatto emergere gravi carenze igieniche nelle cabine equipaggio, locali pubblici e locali d’intrattenimento, assenza delle necessarie provviste di bordo per affrontare il successivo viaggio, presenza di insetti in cucina, locali provviste e mense equipaggio. Inoltre sono state accertate gravi compromissioni agli impianti di riscaldamento/ventilazione delle cabine equipaggio, assenza delle prescritte certificazioni del cuoco di bordo, locali macchine con copiose perdite provenienti dai generatori di bordo e motore principale oltre svariate difformità in materia di maritime security, nonché ai requisiti prescritti dalle principali convenzioni internazionali sulla sicurezza della navigazione e per la prevenzione degli inquinamenti marini.
Nei prossimi giorni, sotto la diretta responsabilità dello Stato di bandiera del Belize, la Tanais Dream dovrà essere sottoposta alle verifiche tecniche e documentali necessarie a garantirne la sicurezza. Solo successivamente il team della Guardia Costiera, agli ordini del contrammiraglio Gaetano Angora, comandante del porto di Napoli e direttore marittimo della Campania, ritornerà a bordo per un’ulteriore ispezione e, in caso di esito positivo, autorizzerà la partenza della nave. Inoltre, il comandante e l’armatore della nave portarinfuse detenuta saranno assoggettati al pagamento di un importo di circa 4.000 euro per il pagamento di una sanzione amministrativa e per ulteriori oneri connessi al fermo amministrativo dell’unità.
Da inizio anno sono già 37 le unità straniere sottoposte a controllo da parte del locale nucleo Port State Control.
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