La Bei formalizza il suo ok al finanziamento da 300 Mln per la nuova diga di Genova
“Il Progetto garantisce un accesso marittimo sicuro agli utenti del porto, consente l’accesso al porto anche a navi di grandi dimensioni e, di conseguenza, riduce i costi del trasporto marittimo”

Il preannunciato ok della Banca Europea per gli Investimenti a un finanziamento da 300 milioni di euro per la costruzione della nuova diga di Genova è ora nero su bianco.
Lo si apprende dalla stessa Bei che ha pubblicato sul proprio sito web un aggiornamento con l’approvazione, datata 24 settembre, dello stanziamento inserito nell’ambito del prestito quadro 2020-0063 per finanziare l’ampliamento e la riprogettazione della diga foranea esterna dello scalo ligure. A costruirla è il consorzio Pergenova Breakwater composto da Webuild, Fincantieri, Fincosit e Sidra (Gruppo Deme).
“Il Progetto – si legge – sostiene lo sviluppo del Porto di Genova, un porto centrale TEN-T collegato alla rete ferroviaria, situato sul Corridoio Mediterraneo. Il Progetto garantisce un accesso marittimo sicuro agli utenti del porto, consente l’accesso al porto anche a navi di grandi dimensioni e, di conseguenza, riduce i costi del trasporto marittimo. Di conseguenza, il Progetto rafforza la resilienza e la sostenibilità del sistema di trasporto regionale ed europeo, in linea con gli obiettivi dell’Ue e con la Politica di Finanziamento per i Trasporti della Bei”. Oltre a ciò “il progetto affronta i fallimenti del mercato legati alle esternalità dei trasporti a prezzi bassi e alla fornitura di beni pubblici. Il progetto contribuisce agli obiettivi della Banca in materia di azione per il clima e di sicurezza e difesa. In termini di consulenza tecnica, la Bei contribuirà a garantire che il progetto venga implementato in linea con gli standard ambientali e di appalto richiesti. Il contributo finanziario della Bei è considerato significativo, poiché contribuirà a garantire l’accesso a finanziamenti a lungo termine economicamente vantaggiosi”.
A proposito degli obiettivi la banca Europea per gli Investimenti ricorda che “il progetto riguarda l’ampliamento e la riconfigurazione della diga foranea esterna esistente (‘Diga Foranea – Fase A’), situata nel porto di Genova, con la costruzione di nuovi tratti e la demolizione di alcuni esistenti. Il progetto dovrebbe migliorare la manovrabilità e la sicurezza delle operazioni marittime, ampliando l’area di manovra e i canali di accesso”.
Quanto alla Fase B, la stazione unica appaltante (la Regione Liguria) ha reso noto lo slittamento del termine per la presentazione delle offerte (inizialmente fissato per il 30 settembre) al 20 ottobre. Il relativo decreto spiega che la proroga si è resa necessaria perché l’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure occidentale (soggetto attuatore dell’opera) deve ancora trasmettere le risposte ai chiarimenti tecnici pervenuti dai candidati mentre il 19 settembre erano state pubblicate le risposte ai chiarimenti di tipo amministrativo pervenuti.
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