La Guardia di Finanza avvia la gara per due unità guardacoste
Sul piatto 28,6 milioni di euro per navi lunghe 25 metri con scafo in lega d’alluminio

La Guardia di Finanza ha dato il via a una gara per assicurarsi la fornitura, “chiavi in mano”, di “due piattaforme navali della tipologia Guardacoste”, mettendo a disposizione un budget di 28,6 milioni di euro. Come chiarito dalla determina a contrarre che ha dato origine alla procedura, l’amministrazione si riserva la possibilità di ordinare, da qui al 2030, altre 15 unità dello stesso tipo, nell’ambito di un appalto del valore complessivo di 291,72 milioni quinto contrattuale incluso.
Le imbarcazioni, si legge nella documentazione relativa alla gara, saranno unità costiere in grado di effettuare attività di pattugliamento e vigilanza delle acque territoriali, distinte quindi da quelle, maggiori, utilizzate in altura ma in grado di ‘raccordarsi’ con queste migliorando il “dispositivo navale regionale” del corpo. Oltre che per il basso impatto ambientale, le due unità – si legge ancora – dovranno essere dotate di una “carena efficiente sotto il profilo idrodinamico e con ottime capacità di tenuta al mare”.
Più nel concreto, l’ampio e dettagliato capitolato tecnico (aggiornato al luglio 2025), definisce tra le altre cose che le navi – con scafo in lega d’alluminio EN AW-5083 o superiore – dovranno avere lunghezza di 25 metri (con un margine di tolleranza del 7%), due postazioni di governo (ovvero una timoneria in plancia e una esterna), larghezza di 7 metri, immersione massima di 2 metri, dislocamento a pieno carico di 85 tonnellate ed esser in grado di ospitare un equipaggio di 9 persone (per un massimo complessivo di 13 ospiti). Il capitolato indica inoltre che nave e impianti dovranno essere “progettati, costruiti, allestiti e provati” in accordo con le regole di classificazione Rina Fpv (Fast Patrol Vessels), con notazioni Pc, Croce di Malta, Maritime Police & Patrol, Unrestricted Navigation.
Possibili infine due configurazioni, ovvero una con pod e motore endotermico o con pod ibrido, mentre rispetto ai tempi dell’appalto questi sono complessivamente fissati in 37 mesi per le due unità. Il termine per la presentazione delle offerte è stabilito al 9 marzo 2026.
F.M.
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