Di nuovo in sospeso i servizi marittimi regionali per le isole minori sicilane
Scaduta e non prorogata la convenzione con Sns, Caronte&Tourist avvia le procedure di esubero per il personale

I servizi integrativi di collegamento marittimo con le isole minori siciliane e i lavoratori che fino a oggi li hanno operati sono di nuovo in bilico.
È arrivata infatti a scadenza la proroga fra la Regione Siciliana e Sns – Società di navigazione siciliana (joint venture fra Caronte&Tourist e Liberty Lines) per garantire i servizi marittimi ‘integrativi’ (rispetto a quelli già svolti dalla compagnia su mandato dello Stato, e oggetto di una convenzione col Mit siglata nel 2016) verso le Eolie, le Egadi, Ustica e Pantelleria, sottoscritta nel 2024 dopo il fallimento dei bandi per l’assegnazione duratura del servizio (il servizio ro-ro per le Pelagie è invece affidato a Caronte&Tourist fino a tutto settembre 2028).
La società di navigazione, vista l’assenza di un nuovo contratto di affidamento, nei giorni scorsi ha preannunciato ai sindacati “l’intenzione di attivare la procedura di gestione degli esuberi di personale e dei licenziamenti collettivi” non avendo avuto “conferma di eventuali proroghe né del bando per i nuovi affidamenti”. Una volontà messa nera su bianco dal procuratore di Caronte&Tourist Isole Minori, Tiziano Minuti, in una comunicazione inviata a sei sigle sindacali: Filt Cgil, Fit Cil Uiltrasporti, Ugl Mare Porti, Fdermar Cisal e Uslac-Uncdim.
Al disservizio per gli utenti, che da tempo lamentano il numero esiguo di collegamenti e il rischio di ulteriori tagli, si somma quindi il rischio di una nuova vertenza che riguarda direttamente i marittimi che lavorano a terra e a bordo dei traghetti.
Le gare bandite dalla Regione per l’affidamento del servizio sono andate deserte (ad eccezione del lotto riguardante la tratta fra Porto Empedocle e le isole di Linosa e Lampedusa) e la soluzione individuata per garantire la continuità dei collegamenti – ovvero l’obbligo di servizio pubblico, previsto dal regolamento europeo 1370 del 2007 – non può essere ulteriormente estesa. Sul contratto infatti c’è scritto chiaramente “che non potranno essere concesse ulteriori proroghe di scadenza oltre la data del 22 ottobre 2025”. Gli ulteriori 9 giorni fino al termine del mese sono concessi per ragioni tecniche, connesse all’inizio effettivo dei servizi e anche per comodità nella contabilità.
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