Confermata da Msc l’iscrizione di almeno 12 navi sotto bandiera indiana
L’impegno ufficialmente assunto da Toft segue quelli di altri big player dello shipping per accompagnare la nuova strategia marittima di Nuova Delhi
Dopo le indiscrezioni dei giorni scorsi, Msc Mediterranean Shipping Company ha confermato il suo impegno a schierare 12 navi battenti bandiera indiana in seguito ai colloqui con il Primo Ministro Narendra Modi alla Global Maritime Ceo Roundtable tenutasi a Mumbai la scorsa settimana durante l’India Maritime Week 2025.
L’amministratore delegato Soren Toft ha annunciato la decisione su Linkedin, descrivendola come un rafforzamento della partnership a lungo termine di Msc e del suo sostegno alle ambizioni marittime dell’India. “L’India è un Paese chiave per Msc, con un continuo e forte sviluppo nei settori del trasporto marittimo, dei porti e della logistica” ha scritto Toft.
L’impegno rappresenta l’ultimo di una serie di importanti investimenti da parte delle compagnie di navigazione internazionali nel settore marittimo indiano. La scorsa settimana, AP Moller – Maersk ha annunciato un progetto di espansione da 2 miliardi di dollari per Apm Terminals Pipavav in collaborazione con il Gujarat Maritime Board, decidendo di mettere sotto bandiera indiana anche due navi, la Maersk Vigo e la Maersk Vilnius.
In concomitanza con l’India Maritime Week, DP World ha inoltre impegnato 5 miliardi di dollari per lo sviluppo infrastrutturale dell’India nei prossimi tre decenni di attività, dopo aver investito nel paese già 3 miliardi di dollari. All’inizio di ottobre, Cma Cgm ha firmato una lettera d’intenti con Cochin Shipyard Limited per la costruzione di sei portacontainer dual fuel-Gnl in India, primo ordine di un liner di prima fascia di navi a Gnl a un cantiere navale indiano. Le navi saranno registrate sotto bandiera indiana e le consegne sono previste tra il 2029 e il 2031.
Gli investimenti del settore privato sono in linea con le iniziative governative, tra cui un fondo per lo sviluppo marittimo da 250 miliardi di rupie (2,9 miliardi di dollari) annunciato a febbraio per il finanziamento a lungo termine dell’industria cantieristica e delle riparazioni navali del Paese. Il Ministro delle Finanze Nirmala Sitharaman ha dichiarato che il governo contribuirà per il 49% al fondo, mentre la parte restante sarà mobilitata dai porti e dal settore privato.
Questi impegni sostengono la Maritime India Vision 2030 dell’India, che comprende oltre 150 iniziative strategiche per modernizzare i porti, espandere la capacità di trasporto marittimo e rafforzare le vie navigabili interne, con un investimento stimato di 1,25 trilioni di rupie. Quasi il 95% del commercio indiano in volume e circa il 70% in valore attraversa le rotte marittime del Paese.
Il cambio di bandiera delle navi da parte dei principali vettori internazionali rappresenta un allineamento strategico con la spinta dell’India ad espandere la sua flotta nazionale, che non è riuscita a tenere il passo con l’aumento degli scambi commerciali, comprese le importazioni di energia e le esportazioni di prodotti petroliferi raffinati.
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