Una sola proposta ammessa per il terminal crociere fuori Laguna di Venezia
Lo ha reso noto l’Autorità di sistema portuale mentre invece s’allungano ancora i tempi del concorso avviato nel 2021

Solo una proposta è stata ammessa a partecipare alla seconda fase del concorso di idee “avente ad oggetto l’elaborazione di proposte ideative e di progetti di fattibilità tecnica ed economica relativi alla realizzazione e gestione di punti di attracco fuori dalle acque protette della laguna di Venezia”.
Lo ha reso noto l’Autorità di sistema portuale veneta, spiegando che la proposta “dovrà ora essere sviluppata dal soggetto proponente in un progetto di fattibilità tecnica ed economica, ai sensi del Dlgs 50/2016, da sottoporre alla valutazione della Commissione stessa entro nove mesi dalla pubblicazione dell’esito. In seguito, la Commissione procederà alla valutazione del progetto di fattibilità tecnico-economica entro il mese di ottobre 2026”, un allungamento dei tempi legato presumibilmente ai ricorsi che hanno caratterizzato la procedura avviata nel 2021.
Fra essi, anche quello che ha permesso all’accoppiata Duferco – Dp Consulting di sottoporre al concorso il preesistente progetto Venis Cruise 2.0: Mentre non ha arriso ai ricorrenti One Works e Acquatecno quello contro la loro esclusione. Fatti questi nomi, gli uni potenzialmente ammessi, gli altri senz’altro esclusi, non sono per il momento filtrate indiscrezioni sull’identità dell’autore della proposta che parteciperà alla seconda fase del concorso né sulla sua natura.
Sulla questione è intervenuto il presidente di Venezia Port Community, Davide Calderan, dicendo: “Sapere che il concorso di idee per la realizzazione del porto off-shore ha individuato un vincitore è sicuramente un’ottima notizia per il futuro del porto. Siamo consapevoli che ci sono scogli da superare, come la rottura di carico e i costi di gestione, ma si tratta di una prospettiva che non può che far piacere alla comunità portuale unita. Questo significa avere a cuore il futuro del porto di Venezia, guardando al domani con lungimiranza e, auspichiamo, consentendo alla nostra economia di avere un orizzonte a cui guardare con la consapevolezza che non saremo lasciati soli”.
“Guardare al futuro è sicuramente necessario, ma è altrettanto urgente programmare per passi anche l’immediato domani. Non possiamo infatti immaginare di arrivare al completamento di un’opera a cinque, dieci, quindici anni, il tempo che sarà necessario, senza guardare al futuro più vicino a noi. È necessario quanto prima che il prossimo presidente del porto sia messo nelle condizioni di avviare gli investimenti per quel che riguarda l’isola delle Trezze, la manutenzione del canale che collega Malamocco e Marghera, la manutenzione del canale Vittorio Emanuele che possa così garantire operatività alla Marittima, uno dei fiori all’occhiello a livello mondiale per la gestione delle navi e garantire l’operatività del canale nord” ha aggiunto il manager, con riferimento alle procedure in capo in realtà al commissario per le crociere (che, da relativo sito, risulta ancora Fulvio Lino Di Blasio) e al momento in corso di Valutazione di impatto ambientale per la richiesta di integrazione documentale avanzata per tutte dal Ministero dell’ambiente.
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