A Ravenna dopo i dragaggi arriva l’ok della Capitaneria a pescaggi maggiori per le navi
Nei primi 9 mesi dell’annolo scalo ha fatto segnare un +7,3% di traffici; il rigassificatore contribuisce all’aumento insieme alle rinfuse secche e ai container, rotabili in calo

Al porto di Ravenna potranno ora approdare navi più grandi, con una portata maggiore grazie a una nuova ordinanza con la quale la locale Capitaneria di porto ha aggiornato i pescaggi lungo il Canale Candiano e nei bacini portuali a seguito dei lavori di dragaggio effettuati. Il provvedimento, frutto del lavoro congiunto tra Autorità marittima, Autorità di sistema portuale e servizi tecnico-nautici, “rappresenta un primo passo verso un porto più competitivo e moderno” sottolinea la Capitaneria.
I pescaggi sono stati aumentati (fino a un massimo di 10,2 metri) in 10 tratti di banchina e in 6 bacini di evoluzione per le navi che ormeggiano lungo il Canale Candiano e che vi effettuano manovre, mentre sono già in programma ulteriori interventi su altri sei tratti. Questa novità è “un importante passo avanti verso una maggiore ricettività e un incremento della sicurezza degli approdi del porto di Ravenna”.
Questo provvedimento, secondo Michele De Pascale, presidente della Regione Emilia Romagna, “contribuirà a rendere il porto di Ravenna sempre più attrattivo e sicuro al tempo stesso- prosegue il presidente-, permettendo l’attracco di navi più grandi e migliorando la capacità complessiva dell’infrastruttura. Parliamo di una realtà che ha visto aumentare nel primo semestre di quest’anno le merci movimentate, e che sta vivendo una fortissima fase di trasformazione, su più livelli. L’obiettivo è fare di Ravenna un hub strategico del Mediterraneo, in grado di ‘incrociare’ i traffici tra Oriente e centro Europa, in una dimensione di sviluppo sostenibile, innovativo ed energetico”.
Lo scalo romagnolo nel periodo gennaio-settembre di quest’anno ha movimentato complessivamente 20.230.285 tonnellate, in aumento del 7,3% (quasi 1,4 milioni di tonnellate in più) rispetto allo stesso periodo del 2024. Gli sbarchi sono stati pari a 17.720.402 tonnellate e gli imbarchi pari a 2.509.883 tonnellate (+8,6% e -1,0% rispetto ai primi 9 mesi del 2024). Il numero di toccate delle navi è stato pari a 1.963, in aumento del 2,6% (52 toccate in più).
Nei primi 9 mesi del 2025 le merci secche (rinfuse solide, merci varie e unitizzate), con una movimentazione pari a 15.883.231 tonnellate, sono aumentate del 4% (615 mila tonnellate in più) rispetto allo stesso periodo del 2024. Le merci unitizzate in container, con 1.771.420 tonnellate, sono cresciute del 4,1%, le merci su rotabili (1.254.522 tonnellate), risultano invece in calo del 5,2%, mentre i prodotti liquidi, con una movimentazione di 4.347.054 tonnellate, sono aumentati del 21,2%.
Il comparto agroalimentare (derrate alimentari e prodotti agricoli), con 4.344.629 tonnellate di merce, ha registrato nel periodo gennaio-settembre 2025 una crescita pari al 21,4% (764 mila tonnellate in più) rispetto allo stesso periodo del 2024 Nei primi 9 mesi del 2025 i materiali da costruzione hanno registrato una movimentazione complessiva di 3.434.646 tonnellate, in rialzo del 6,8% rispetto allo stesso periodo del 2024 (218 mila tonnellate in più), grazie in particolare alle materie prime per la produzione di ceramiche del distretto di Sassuolo, con 3.077.376 tonnellate movimentate (+6,6%, per oltre 190 mila tonnellate in più). Per i prodotti metallurgici, sono state movimentate 4.341.591 tonnellate in calo del 4,5% rispetto allo stesso periodo del 2024 (quasi 205 mila tonnellate in meno).
Per quanto riguarda i prodotti petroliferi, sono state movimentate 2.938.293 tonnellate, quasi 768 mila tonnellate in più rispetto allo stesso periodo del 2024 (+35,4%), grazie soprattutto alle navi dirette al rigassificatore; negativi invece, i prodotti chimici (-17,4%), con 666.476 tonnellate e i concimi, pari a 1.214.928 tonnellate (-4,5%).
I contenitori, con 159.177 Teu, sono incrementati del 4,0% rispetto al 2024 (6.156 Teu in più); in termini di tonnellate, la merce trasportata nel periodo, pari a 1.771.420 tonnellate, è cresciuta del 4,1%, mentre il numero di toccate delle navi portacontainer è pari a 342, 1 toccata in meno rispetto al 2024.
In calo il risultato complessivo dei 9 mesi del 2025 per trailer e rotabili, in diminuzione del 13,4% per numero di pezzi movimentati (61.849 pezzi, 9.591 in meno rispetto al 2024) e del 5,2% in termini di merce movimentata (1.254.522 tonnellate). Ancora negativo, ma in recupero, l’andamento per i trailer della linea Ravenna – Brindisi – Catania nei primi 9 mesi del 2025, dove i pezzi movimentati, pari a 51.338 Teus, sono calati dello 0,5% rispetto al 2024 (270 pezzi in meno).
Al terminal crociere di Ravenna si sono registrati 70 scali di navi da crociera (contro i 67 scali dello stesso periodo del 2024), per un totale di 228.724 passeggeri (-5,2%), di cui 195.402 in “home port”.
Nel comprensorio portuale di Ravenna il traffico ferroviario nel periodo gennaio-settembre 2025 ha registrato complessivamente 5.736 treni, 82 treni in meno (-1,4%) rispetto allo stesso periodo del 2024. Sono state trasportate via treno 2.780.421 tonnellate di merce, in aumento del 4,3% rispetto al 2024, mentre il numero di carri, pari a 53.956, è cresciuto dello 0,5% rispetto ai primi 9 mesi del 2024. L’incidenza del traffico ferroviario sul traffico marittimo nei 9 mesi risulta il 13,7%.
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