Elettronica Marittima ha presentato al Seafuture nuove soluzioni per il dominio navale
L’azienda ferrarese ha mostrato sistemi avanzati per radiocomunicazioni, remotizzazione di antenne e controllo operativo. Tecnologie già impiegate dalle Forze Armate e pronte per applicazioni dual use nel settore marittimo

La Spezia – Al Seafuture 2025, Elettronica Marittima ha confermato la propria evoluzione da realtà storica dell’elettronica navale a player tecnologico nel comparto difesa. Con oltre quarant’anni di attività, la pmi di Bosco Mesola (Ferrara) ha messo in mostra una serie di innovazioni nate dal suo centro di ricerca di Ferrara e sviluppate per piattaforme navali, terrestri e per le Forze Speciali.
Tra le novità più rilevanti figurava Rolem, il nuovo sistema di remotizzazione delle antenne su fibra ottica, progettato per eliminare le perdite di segnale nelle lunghe tratte interne alle navi e aumentare la sicurezza del personale nei posti comando terrestri. Il sistema consente di separare la postazione di controllo dall’antenna mantenendo un’elevata efficienza di trasmissione, un aspetto sempre più centrale nella gestione operativa di unità militari e mezzi dual use. È una soluzione pensata anche per le unità navali di nuova generazione, dove lo spazio e l’efficienza elettromagnetica sono fattori critici.
Accanto a Rolem, l’azienda ha presentato la famiglia di antenne Evo-A-Sat 8P, utilizzabili in configurazioni portatili o “at-the-pause”, compatibili con rete Muos e ora dotate di amplificatore Lnas integrato. Questa linea deriva dal modello Rrao palmare, sviluppato insieme al 185° Reggimento Paracadutisti Ricognizione e Acquisizione Obiettivi dell’Esercito Italiano, segno della stretta collaborazione tra la pmi e il comparto operativo.
Nel campo del software, Elettronica Marittima ha mostrato l’ultima versione del sistema Em-Ars, una soluzione di verbalizzazione automatica concepita per le forze di polizia del mare, riducendo drasticamente i tempi operativi e il rischio di errore umano. È una tecnologia che, pur nata per l’ambito militare, può essere applicata anche al settore civile e portuale, in attività come il monitoraggio del traffico o la sicurezza delle infrastrutture costiere. Il software è in grado di compilare in buona parte autonomamente il verbale, ad esempio inserendo in modo automatico la posizione, data e ora. Scansionando i documenti di identità o avvicinando al lettore la carta di identità elettronica, è in grado di trascrivere i dati di chi si trova al comando dell’unità fermata e di tutte le persone a bordo in pochi secondi, senza dover attendere i tempi della trascrizione manuale.
Un’altra novità tecnica è stata l’amplificatore Mod-Evo-A-Alpipar, sviluppato per il 4° Reggimento Alpini Paracadutisti, con peso contenuto in 820 grammi, potenza fino a 20W e funzioni integrate come Lna, doppio switch d’antenna e misuratore Swr.
Oltre ai prodotti, Elettronica Marittima ha mostrato le proprie capacità di integrazione di sistemi di bordo, che vanno dalla modellazione elettromagnetica predittiva – utile a verificare fin dall’inizio del progetto la compatibilità tra radar, antenne e apparati di bordo – fino alla misura reale in campo tramite il sistema Andromeda, basato su drone. Questo approccio consente di misurare direttamente l’efficienza dei sistemi radio installati, riducendo i tempi di collaudo e migliorando le prestazioni complessive delle piattaforme navali e terrestri.
Molti dei prodotti presentati derivano da una politica di investimento continuo in ricerca e sviluppo e da un forte legame con il mondo accademico, che ha permesso all’azienda di sviluppare soluzioni proprietarie con elevato contenuto tecnologico e pienamente integrabili con sistemi Nato.
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