Med Defense: “Non solo navi oceanografiche. Siamo impegnati fino al 2029, ma c’è ancora spazio”
Andrea Iannuzzi, responsabile dell’area difesa del Gruppo Med, illustra i programmi del cantiere: dalle unità per Carabinieri e Marina ai battelli per la ricerca oceanografica, passando per nuove forniture destinate a Guardia di Finanza e cacciamine
La Spezia – Med Defense ha costruito negli anni una posizione solida nel comparto navale della difesa, grazie a un portafoglio ordini diversificato che garantisce attività produttiva ben oltre il 2029. La banchina dell’Arsenale Marittimo della Spezia è popolata di imbarcazioni prodotte dal cantiere di Cervia per le varie forze dell’ordine, esposte in occasione di Sea Future.
“Abbiamo consegnato 18 unità classe 200 per i carabinieri, 21 unità per i sommozzatori dei Vigili del fuoco e altre 18 unità sempre destinate all’Arma – spiega Andrea Iannuzzi, responsabile dell’area difesa del Gruppo Med. Poco tempo fa abbiamo firmato con Navarm un contratto per 16 connettori tattici di superficie”.
Si tratta di mezzi ad alta versatilità, studiati per operazioni anfibie e supporto logistico. “Stiamo realizzando 16 battelli da sbarco – ha aggiunto Iannuzzi -, dotati di speciali sistemi di combattimento elettronici, supporti arma e supporto logistico integrato. La commessa, dal valore di 21 milioni di euro, prevede la consegna nell’arco di quattro anni”.
Il cantiere guarda anche alla ricerca scientifica e alle applicazioni civili dual use. “Stiamo producendo per Fincantieri due unità (nella foto il modellino, ndr) da 10 metri e mezzo che saranno imbarcate a bordo della Neom, la nuova nave oceanografica che sostituirà la Magnaghi – racconta Iannuzzi -. Queste imbarcazioni avranno la stessa strumentazione oceanografica della nave madre, con la capacità di effettuare rilievi in mare in totale autonomia. Sono inoltre dotate di sistemi antighiaccio, quindi predisposte per operare in aree a clima rigido e garantire attività di ricerca anche in condizioni estreme”.
Parallelamente proseguono forniture per diversi corpi dello Stato. “Abbiamo in corso altre commesse – dice il responsabile difesa -, come i gommoni per il supporto alle nuove unità cacciamine, e collaboriamo con la Guardia di finanza. Pochi mesi fa abbiamo completato la consegna di 16 battelli destinati ai loro nuclei sommozzatori”.
Il portafoglio, quindi, spazia dal settore strettamente militare a quello della sicurezza e della ricerca applicata, con una costante attenzione alla specializzazione tecnologica. “Siamo impegnati con la produzione fino al 2029 – conferma Iannuzzi -, ma c’è ancora spazio: il nostro cantiere ha capacità produttiva per affrontare ulteriori commesse, mantenendo la stessa qualità e puntualità nelle consegne che ci contraddistinguono”.
Un impegno che conferma il ruolo di Med Defense come attore chiave nella cantieristica per la difesa e come fornitore di soluzioni avanzate, sia per le esigenze operative delle forze armate sia per programmi di ricerca e sicurezza marittima.
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