Venice Port Community soddisfatta per le rassicurazioni bipartisan sul futuro dello scalo
Chiesta la conclusione dei lavori che attualmente si trovano alla Via: isola delle “Trezze”, manutenzione del canale dei Petroli, del Vittorio Emanuele e la realizzazione del terminal passeggeri nel Canale Nord
Nelle due settimane scorse la Venice Port Community (Vpc) ha reso noto di avere programmato due incontri con i candidati alle elezioni regionali per esprimere le proprie visioni sul futuro del porto di Venezia.
Il quattro novembre scorso, all’hotel Belstay di Marghera, è stata la volta di Giovanni Manildo, mentre il 17 novembre, nello stesso luogo, sarebbe dovuta esser la volta di Alberto Stefani, accompagnato dal vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini. Stefani non è potuto esser presente a causa di un imprevisto dell’ultimo momento, ma la comunità portuale ha avuto modo di confrontarsi direttamente con il ministro delle Infrastrutture e Trasporti.
Entrambi hanno ascoltato le esigenze della Community portuale veneziana, a partire dal concludere i lavori che attualmente si trovano alla commissione del Via: isola delle “Trezze”, manutenzione del canale dei Petroli, del Vittorio Emanuele e la realizzazione del terminal passeggeri nel Canale Nord. Il presidente di Vpc, Davide Calderan, ha anche richiamato a una maggiore presenza verso il porto i due politici: “Il porto di Venezia non ha mai ricevuto grandi attenzioni e prese di posizione da parte della Regione. Vorremmo che questo paradigma cambiasse e che ci fosse più dialogo per, come hanno riconosciuto Manildo e Salvini, quella che è una delle economie trainanti per la Regione stessa e il Paese intero”. Di recente, anche il viceministro Edoardo Rixi, viceministro delle Infrastrutture e dei trasporti del Governo, ha chiarito che Venezia è centrale nella programmazione economica del Paese.
Per quanto riguarda il centrosinistra, Calderan ha spiegato: “Manildo ci ha assicurato che vorrà cambiare le modalità di come è stata governata la Regione, perché il Veneto non può prescindere da quello che ha definito ‘un sistema portuale e forte, una delle spine dorsali per la crescita futura’. Inoltre, ha precisato che nella mancata visione a lungo termine della Regione non ci sarà spazio per i pregiudizi, quindi la manutenzione non sarà un problema, mentre sulle crociere e il porto d’altura servirà fare un ‘piano straordinario’ che parta proprio dalla manutenzione dei canali”.
L’incontro con il segretario della Lega, Matteo Salvini, ha rassicurato su alcune variabili care al mondo dell’impresa che gravita attorno al porto: “Abbiamo potuto portare le nostre istanze direttamente al vertice dei decisori, il ministro, il quale ci ha rassicurato sulla necessità di avviare l’iter per il riconoscimento del porto regolato, sul fatto che ci sarà un confronto costante di collaborazione con l’Autorità per la laguna, ma anche investimenti relativi alla viabilità di accesso, oltre a dragaggi manutentivi sui canali e investimenti per il porto di Venezia”.
Queste le conclusioni tratte da Calderan: “Siamo felici che entrambe le parti ci abbiano voluto incontrare, dando ascolto alla nostra realtà. Sia il centrodestra che il centrosinistra hanno affermato che non si discuterà sulla necessità di effettuare gli escavi manutentivi dei canali che servono al futuro del nostro porto, quindi ci sentiamo rassicurati. Se Manildo da un lato ci ha detto che la frammentazione di ideologie aprioristiche interne alla sua coalizione saranno poste in secondo piano in ragione di un bene superiore, dall’altro lato Salvini ha ribadito di aver ben compreso l’esigenza di un maggiore dialogo tra noi e il Governo e che su questo vedrà di trovare una soluzione che fluidifichi la comunicazione”.
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