Un’unica offerta dalla Slovenia per il cantiere 3.Maj di Rijeka
La cessione al gruppo Iskra è stata però congelata dalla causa intentata dal curatore fallimentare dell’azienda navalmeccanica croata

L’unica offerta valida ricevuta nell’invito pubblico per la vendita delle quote societarie della società “3.Maj 1905” di Rijeka è quella del cantiere navale Iskra di Sebenico (controllato dall’omonimo gruppo sloveno), ha confermato il Centro per la Ristrutturazione e la Vendita, l’organo del governo croato incaricato della cessione del cantiere navale.
Il fatto che sia stata inviata un’offerta vincolante per un importo leggermente superiore a quello richiesto (6,6 milioni di euro), con idonea garanzia, è stato confermato alla stampa locale anche dal Presidente del Consiglio di Amministrazione del cantiere navale di Sebenico, Roko Vuletić. L’offerta è valida per 120 giorni.
“Iskra ha dimostrato, prendendo ad esempio Sebenico, di saper ristrutturare la propria attività e gestire un cantiere navale con qualità. Siamo consapevoli che il ‘3 maggio 1905’ rappresenta una sfida molto più grande. A causa delle cattive condizioni delle infrastrutture, sono necessari investimenti, i costi generali e operativi sono elevati e mancano contratti di qualità a lungo termine. Tuttavia, abbiamo ritenuto che a Fiume ci sia un forte sostegno alla cantieristica navale e che all’interno dell’azienda ci sia un team di base pronto al cambiamento” ha affermato Vuletić. “Siamo convinti che almeno un grande cantiere navale possa operare con successo in Croazia”.
Vuletić si aspetta che prima della firma del contratto vengano chiariti legalmente tutti i rischi per l’investitore derivanti dal fallimento della vecchia società “3. Maj”, dalla causa contro la Repubblica di Croazia relativa al trasferimento della proprietà dell’attuale concessionario e dalle misure temporanee richieste dal Tribunale commerciale di Fiume che vietano la cessione delle azioni.
Il curatore fallimentare del vecchio “3 Maggio” contesta il modo in cui lo Stato croato ha acquisito il controllo della società attraverso compensazioni di crediti. Il curatore ha chiesto al Tribunale commerciale di Fiume di bloccare in via cautelare il trasferimento delle quote del nuovo cantiere, provocando un’incertezza che dovrà essere risolta prima di qualsiasi contratto di compravendita. Al momento, è stato nominato solo il giudice incaricato, mentre i tempi della procedura restano aperti. Il Centro per la Ristrutturazione e la Vendita ha 120 giorni di tempo per una decisione finale, lo stesso periodo in cui l’offerta di Iskra rimarrà valida.
Il Governo croato ha stanziato in estate un prestito da un milione di euro in emergenza per riparazioni e attrezzature, mentre il piano industriale punta alla continuità della collaborazione con Scenic (Australia) e probabilmente alle costruzioni militari
Il gruppo Iskra, controllato dalla famiglia Šešok, è attivo in diversi comparti industriali e negli ultimi anni ha consolidato la presenza in Croazia con una serie di acquisizioni. L’ingresso nella cantieristica è iniziato nel 2019 con la presa in carico del cantiere di Sebenico, salvato dal fallimento e riportato in utile con circa 180 dipendenti diretti e fino a 70 collaboratori esterni.
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