Fermata e sanzionata una nave passeggeri in porto a Genova per violazione di obblighi nel riciclaggio navale
La Vidantaworld’s Elegant era sprovvista della documentazione richiesta dal regolamento Ue sulla demolizione

La scorsa settimana la nave passeggeri Vidantaworld’s Elegant è stata sanzionata e sottoposta a fermo amministrativo dal Nucleo Ispettivo Port State Control della Guardia Costiera di Genova per gravi violazioni della normativa europea in materia di riciclaggio delle navi.
“L’unità in questione, battente bandiera Bahamas, costruita nel 1988 e gestita da una compagnia tedesca – spiegano i militari della Servizio sicurezza della navigazione – è risultata priva della certificazione relativa all’Inventario dei Materiali Pericolosi (IHM), richiesta dal Regolamento (UE) n. 1257/2013 sulla demolizione delle navi, emersa durante la prevista ispezione Port State Control”.
La violazione ha comportato l’elevazione di una sanzione amministrativa di 10.000 euro a carico del comandante e della compagnia di navigazione, oltre all’obbligo di procedere alla corretta certificazione dell’unità. Il mancato adeguamento si è reso necessario per poter permettere alla nave di lasciare il porto di Genova (dopo i lavori di refit appena effettuati) e operare nei porti europei.
“Il regolamento unionale mira a prevenire, ridurre e minimizzare gli effetti negativi del riciclaggio delle navi sulla salute umana e sull’ambiente – sottolinea l’Ammiraglio Ispettore Antonio Ranieri, Comandante del Porto di Genova e Direttore Marittimo della Liguria – nonché a garantire una gestione sicura e ambientalmente compatibile dei rifiuti pericolosi generati da tali operazioni”.
L’Ammiraglio ricorda inoltre che “La Convenzione di Hong Kong del 2009 rappresenta oggi il principale riferimento internazionale per garantire che il riciclaggio delle navi avvenga in condizioni di piena sicurezza e nel rispetto dell’ambiente. Dopo anni di lavoro diplomatico e tecnico, la Convenzione è finalmente entrata in vigore il 26 giugno 2025, fissando standard uniformi per la gestione dei materiali pericolosi e per l’attività dei cantieri di demolizione. Si tratta di un passo fondamentale per tutelare i lavoratori, preservare l’ambiente marino e assicurare che l’intero ciclo di vita di una nave – dalla costruzione alla fine operativa – sia gestito in modo responsabile.”
“L’ambiente – conclude l’Ammiraglio – rappresenta uno dei pilastri della nostra missione quotidiana, insieme alla salvaguardia della vita umana in mare, alla sicurezza della navigazione e alla tutela delle condizioni di lavoro dei marittimi. Per questo la Guardia Costiera di Genova continuerà a esercitare un rigoroso controllo sulle navi che scalano il nostro porto, affinché ogni traffico avvenga nel pieno rispetto delle norme e nella massima attenzione all’ambiente marino”
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