Nove cantieri italiani dominano la classifica delle navi da diporto in costruzione
Azimut Benetti e Sanlorenzo si confermano al vertice del Global Order Book 2026; sale Palumbo Superyachts, scende Cantiere delle Marche, stabili o solo leggere variazioni per Tisg, Overmarine, Baglietto, Next e Tankoa

Per il 26° anno consecutivo il Gruppo Azimut Benetti (con 163 nuove unità in costruzione) si conferma al vertice del Global Order Book, il ranking internazionale curato da Boat International che dal 1992 fotografa l’intera produzione mondiale di megayacht attraverso i dati di 190 cantieri attivi in cinque continenti.
A proposito degli altri cantieri italiani al secondo posto confermata Sanlorenzo (130 nuove costruzioni), mentre The Italian Sea Group è al quarto posto (con 23 newbuildings), Overmarine è sceso in settima posizione (26 progetti), Palumbo Superyachts dal 14mo è salito al 9° posto. Fuori dalla ‘top ten’ si ritrovano poi Baglietto (11° con 18 progetti in costruzione), Next Yacht Group in 15ma posizione (19 nuove unità), Cantiere delle Marche in 17ma posizione (15 newbuilding) e Tankoa Yachts in 18ma (con 10 nuove unità di lunghezza media pari a 51,4 metri).
Il Gruppo Azimut Benetti mantiene, come detto, la leadership in tutte le categorie analizzate: 163 yacht in costruzione, pari a 5.924 metri e al 23% del mercato globale considerato dal report.
“Le performance riflettono i risultati positivi dell’esercizio chiuso al 31 agosto 2025: 1,5 miliardi di euro di ricavi e un portafoglio ordini che si estende fino al 2029. Indicatori che confermano la solidità di un modello industriale resiliente, sostenuto dalla continuità familiare e dalla capacità di anticipare le traiettorie emergenti” si legge in una nota del cantiere di Avigliana (Torino).
In questa occasione è stata anche annunciata la nascita della Azimut Benetti Group Service Division, affidata a Massimiliano Casoni e costruita sull’eredità visionaria di Paolo Vitelli, che già negli anni Duemila aveva identificato nei servizi la futura frontiera strategica dello yachting. Ne sono testimonianza l’acquisizione del cantiere di refit Lusben (2000), la fondazione della styling & art advisory lounge Yachtique (2008) e lo sviluppo delle marine come destinazioni d’eccellenza per il turismo nautico.
“Oggi, quella visione diventa un hub dinamico di servizi: un’offerta modulare e sinergica costruita con partner specializzati, capace di accompagnare l’armatore in ogni fase del suo percorso. Dalla gestione amministrativa alle formule di uso innovative, dai servizi tecnici ai pacchetti esperienziali tailor-made: l’intero spettro è coperto in ottica end-to-end” è scritto nella nota di Azimut Benetti.
Tre le aree principali, che saranno sviluppate nell’ambito di una roadmap che guarda al 2028: Protezione del valore dell’asset, gestione dell’equipaggio e owner experience.
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