Porto di Livorno e Tunisia: richiesto know-how toscano per nuovi scali nordafricani
Vertice a Palazzo Rosciano tra il presidente dell’Adsp Gariglio e il console Kablouti. Focus sul reshoring e sulla Zona Franca di Zarzis: in primavera un evento per le imprese italiane

Intercettare i nuovi flussi commerciali derivanti dal reshoring produttivo e mettere a sistema le competenze logistiche toscane per supportare la crescita infrastrutturale del Nord Africa. È la sintesi del vertice tenutosi questa mattina a Palazzo Rosciano tra Davide Gariglio, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale, e Marwen Kablouti, console tunisino a Roma.
All’incontro, focalizzato sulla creazione di un asse stabile tra Livorno e Tunisi, ha partecipato anche la past president di Asamar, Francesca Scali, a conferma dell’interesse diretto del cluster degli agenti marittimi verso il potenziamento delle linee ro/ro e passeggeri.
“La sponda sud del Mediterraneo – ha dichiarato Gariglio – rappresenta un’area strategica di primo rilievo, essendo anche l’approdo naturale di molte rotte delle autostrade del mare, un traffico che acquista oggi una rilevanza imprescindibile alla luce della crescente importanza dei processi nearshoring e reshoring”. Il presidente della Port Authority ha poi sottolineato come l’incontro rappresenti “un’occasione importante per riflettere su come Tunisia e Italia possano diventare protagoniste nel grande spazio di un Mediterraneo allargato”. L’obiettivo – ha aggiunto – è quello di “costruire un nuovo equilibrio fondato su un approccio innovativo alla cooperazione”.
Dal fronte diplomatico è arrivata una richiesta precisa di collaborazione tecnica: il console Kablouti, riconoscendo il ruolo dell’Italia come partner commerciale privilegiato, ha espresso la volontà di importare il know-how dell’Adsp del Mar Tirreno Settentrionale con l’obiettivo di applicare il modello gestionale livornese ai nuovi hub portuali attualmente in fase di realizzazione in Tunisia.
Nel corso del meeting il console ha messo in luce le opportunità della Zona Franca di Zarzis che si affianca all’altra zona franca di Bizerte: un polo logistico-industriale che offre importanti sgravi fiscali e vantaggi doganali, ideali per le imprese italiane che puntano all’export o alla delocalizzazione strategica.
Durante il vertice sono state gettate le basi per un incontro a Livorno, in primavera, che sarà dedicato al business italo-tunisino. L’evento servirà a presentare alle aziende del territorio le opportunità di investimento nel Paese africano, consolidando un percorso di cooperazione che punterà su sostenibilità ambientale e digitalizzazione dei traffici.
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