Aumento fra 17 e 30 cent a tonnellata per le tasse portuali a La Spezia
L’Adsp formalizza il provvedimento annunciato per coprire le spese di dragaggio e approva il piano per conferire quasi 300mila mc alla diga di Genova (senza svelare i contenuti del materiale)

Annunciato nel bilancio di previsione, il rincaro delle tasse portuali predisposto dall’Autorità di sistema portuale di La Spezia e Marina di Carrara è stato ora formalizzato mediante due decreti del presidente dell’ente Bruno Pisano.
Il primo istituisce a partire da gennaio una nuova sovrattassa sulle merci per ogni tonnellata imbarcata e sbarcata in ognuno dei due scali del sistema. Nel 2026 l’importo sarà compreso fra i 7 e i 20 centesimi a tonnellata a seconda della tipologia merceologica (si veda tabella in pagina), mentre nel 2027 raddoppierà.
Il decreto spiega che il gettito servirà a coprire gli oneri derivanti dall’accensione di un mutuo con Cassa Depositi e Prestiti di oltre 66 milioni di euro nel febbraio 2025 e di uno da 60 milioni da accendersi nel 2026. Sussistendo “un gap finanziario in relazione alle risorse effettivamente disponibili e quelle necessarie per la realizzazione degli interventi sopra individuati oggetto di domanda di prestito” (il riferimento è in particolare ai previsti dragaggi dei diversi bacini portuali sotto gestione Adsp), si spiega che è “necessario quindi prevedere maggiori introiti di parte corrente derivanti in particolare da un extragettito di entrate tributarie”, stante “l’assenza o l’insufficienza di ulteriori finanziamenti devoluti dalle Amministrazioni centrali”.
La riscossione “terminerà al momento dell’estinzione degli oneri derivanti dai contratti di mutuo già contratti e da attivarsi” e darà un gettito previsto pari, “sulla base dei traffici in essere e stimati, coeteris paribus e considerati gli attuali volumi di traffico (Adsp stima che, malgrado l’aumento, non sarà persa una sola tonnellata di traffico, ndr), ad euro 2.212.150 per il 2026 ed euro 4.424.300 dal 2027”.
Il secondo provvedimento riguarda invece il solo porto di La Spezia e consiste in una rimodulazione dell’addizionale sulla tassa portuale che la aumenterà di 10 centesimi a tonnellata (portandola in totale a 40 centesimi a tonnellata), per coprire l’aumento dei costi “dell’espletamento dei compiti di vigilanza e per la fornitura di servizi di sicurezza e per la copertura degli oneri relativi al servizio di navettamento stradale tra il porto della Spezia e le aree retroportuali di Santo Stefano di Magra” (istituito nel 2023).
Intanto, a proposito di dragaggi, l’Adsp spezzina, dando seguito all’accordo sottoscritto in agosto con l’omologo ente genovese, ha annunciato di aver approvato il “Piano per il conferimento presso la nuova diga foranea di Genova dei sedimenti di dragaggio del porto della Spezia”. Contrariamente agli annunci estivi, che parlavano di una prima fase da 500mila mc, “in questa prima versione, suscettibile di aggiornamenti come previsto dalla normativa di riferimento, il Piano riguarda il trasferimento di 282.000 mc provenienti dal dragaggio del terzo bacino del porto mercantile, da effettuare nel corso del 2026 con la finalità di approfondire i fondali e renderli agibili, ai fini della navigazione, alle navi portacontainer dirette all’ampliato terminal Ravano”.
Ora “il piano di conferimento completo di tutti gli allegati, fra cui il piano di monitoraggio ambientale delle attività da svolgere sia nel porto della Spezia che presso la costruenda diga di Genova, sarà adesso inviato alla Regione Liguria, all’Arpal e alla Asl, che devono esprimere il parere vincolante di competenza. Infine, il documento sarà approvato dal Commissario Straordinario mediante specifico decreto che costituirà il titolo abilitativo all’esecuzione dell’intervento”.
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