Porti italiani centrali nel futuro dello short sea shipping
L’infografica Assoporti – Srm evidenzia un semestre di crescita e potenzialità di sviluppo per gli scali nazionali

Con quasi 250 milioni di tonnellate di merci movimentate al primo semestre (+1,2% rispetto al 2024), i porti italiani guardano alla conclusione del 2025 con una prospettiva di crescita.
Lo evidenziano i dati dell’infografica realizzata da Assoporti in collaborazione con Srm (centro studi collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo): “Container e rinfuse solide spingono i traffici: rispettivamente +2,6% e +18,9%. Calano le rinfuse liquide del 3,5% ed il Ro-Ro con -1%. Passeggeri (quasi 30 milioni) e crociere (5,6 milioni) accelerano ulteriormente, segnando entrambi un +5,8%. Prosegue lo sviluppo dell’elettrificazione delle banchine nei porti, le statistiche mostrano 25 punti di connessione del cold ironing contrattualizzati/installati” evidenzia una nota di sintesi dello studio.
Che in questa edizione ha dedicato un approfondimento ai traffici container “intramed”, un focus specifico sul bacino del Mediterraneo, dove vengono analizzati i paesi più competitivi e i porti che sviluppano i maggiori volumi di questo segmento di traffico.
L’analisi evidenzia il ruolo importante svolto dai porti italiani in questo scenario.

“Come sempre il lavoro che realizziamo con Srm è molto utile e prezioso per la comunità portuale. Il sistema dei porti italiani si conferma strategico nel panorama europeo e mediterraneo come possiamo evincere dai dati che abbiamo raccolto dalle AdSP e che, come sempre, abbiamo elaborato grazie a questa collaborazione consolidata. Adesso dobbiamo riuscire a cogliere le opportunità e adattarci ai cambiamenti in atto, cosa che sono certo avverrà. Colgo quest’occasione per ringraziare nuovamente tutta la squadra di SRM che in questi anni ho potuto conoscere e spero si possa proseguire con questi lavori che servono a tutti gli stakeholder del nostro settore” ha commentato il presidente di Assoporti, Rodolfo Giampieri.
“In un contesto di crescente competizione portuale lo Short Sea Shipping rappresenta un segmento di traffico sempre più strategico e l’Italia, con una quota di mercato di circa il 40%, è leader assoluto sia nel Mediterraneo che nell’U.E. Nella complessità del momento geopolitico c’è un elemento da cui non dobbiamo prescindere: il Mare Nostrum ha una crescente centralità nell’economia globale e l’Italia può giocare un ruolo chiave solo prosegue nel percorso di rafforzamento dei suoi porti che sono infrastrutture essenziali per un grande Paese esportatore” ha aggiunto il direttore generale di Srm, Massimo Deandreis.
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