Dietrofront di Spinelli sulla congestion fee per i terminal Psa
Sospesa ancora prima dell’entrata in vigore la tariffa addizionale per il trasporto di container vuoti da e per le banchine gestite a Genova dal gruppo singaporiano
È durata sei giorni e non è nemmeno entrata in vigore (avrebbe dovuto farlo il 15 giugno) la congestion fee che il gruppo Spinelli, nella sua veste di autotrasportatore, aveva annunciato sarebbe stata introdotta per il trasporto di container vuoti da e per i terminal genovesi del gruppo Psa (Sech e Pra’).
Oggi con un’altra comunicazione inviata alle compagnie di navigazione clienti – questa volta veicolata anche a mezzo stampa – la società controllata dalla famiglia Spinelli e partecipata al 49% da Hapag Lloyd ha spiegato che “a seguito di un costante monitoraggio della situazione operativa presso i terminal Psa di Genova Prà (Psa GP) e del porto vecchio (Psa Sech), abbiamo rilevato segnali incoraggianti di miglioramento nella fluidità delle operazioni di carico e scarico, nonché una maggiore regolarità nei tempi di accesso e lavorazione dei mezzi pesanti”.
Da qui, “in un’ottica di collaborazione costruttiva con i nostri partner commerciali”, la decisione di sospendere l’iniziativa, pur riservandosi di riproporla in caso di necessità: “Riteniamo che in questo momento sia prioritario favorire un clima di stabilità e continuità operativa”. Domani, in effetti, il Comitato di gestione della locale Autorità di sistema portuale – che non ha fornito risposte alle domande in proposito – dovrà pronunciarsi sul delicato differimento del titolo concessorio in base a cui Spinelli ha continuato a operare da concessionario in questi mesi al Genoa Port Terminal.
A ottobre infatti il Consiglio di Stato ne aveva annullato la concessione, accogliendo un ricorso proposto proprio da Sech che, in chiave di concorrenza sleale, aveva eccepito come il titolo assentito a Gpt contrastasse col Piano regolatore portuale, non imponendo al terminalista di operare nei container solo in via residuale e non prioritaria. L’Adsp ha però interpretato la sentenza sospendendo la situazione e rilasciando a Gpt (cinque mesi dopo di essa) un diverso titolo concessorio temporaneo (fino al 30 giugno) in attesa del giudizio di ricusazione intanto imbastito.
Incassato un primo verdetto negativo in Cassazione, con l’udienza del Consiglio di Stato fissata per la settimana prossima e senza aver predisposto alcuna alternativa a un esito sfavorevole, l’Adsp di Genova guidata dal commissario straordinario Massimo Seno ha così pensato di dedicare l’ultimo Comitato di questa ‘legislatura’ (i componenti scadranno domenica) alla proroga di due mesi di tale titolo, unica via di uscita per evitare un’occupazione abusiva del compendio Gpt da parte di Spinelli, ipotesi peraltro già adombrata dalla Procura di Genova, che ha aperto un’indagine sul caso.
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