Dubbi della Corte dei Conti sul terminal privato di Royal a Fiumicino
Da valutarsi secondo i magistrati contabili lo stralcio dai progetti giubilari. Parere di Via atteso entro luglio, saltata la soluzione dei tender per i pellegrini
“L’opportunità del perdurante inserimento dell’intervento de quo nel Programma degli interventi per il Giubileo della Chiesa cattolica del 2025” sarà valutata nelle prossime settimane dal commissario straordinario per l’evento, Roberto Gualtieri, sindaco di Roma.
L’intervento de quo è la realizzazione del terminal crocieristico-diportistico privato del gruppo crocieristico Royal Caribbean a Fiumicino, in località Isola Sacra, fuori dalla giurisdizione dell’Autorità di sistema portuale. E il suggerimento che Gualtieri s’è appunto detto pronto a vagliare viene dai giudici della Corte dei Conti, che in un report pubblicato pochi giorni fa, scaturente da una riunione con la struttura commissariale di metà giugno, hanno messo nero su bianco le proprie perplessità.
Il tema principale è quello della tempistica. La perdurante pendenza della procedura di Valutazione di impatto ambientale è alla base della “non sicura coerenza dei relativi tempi di realizzazione con le celebrazioni giubilari” (il progetto non prevede finanziamenti pubblici, ma ha beneficiato e beneficia delle scorciatoie procedurali previste per gli interventi legati all’evento). Tanto che ormai l’intervento, “presentando una particolare complessità operativa, può essere ricondotto a quel gruppo di interventi che, in precedenti occasioni, sono stati ritenuti opere realizzate ‘con il Giubileo’, intese come quelle che l’evento giubilare stesso lascerà ‘in eredità’ alla città e al suo territorio”, e non ‘per il Giubileo’.
Che il terminal non sarebbe stato pronto per la manifestazione era ormai evidente da mesi, tanto che in primavera, si apprende ora dal report della Corte, la concessionaria controllata da Royal, Fiumicino Waterfront, aveva studiato una soluzione “mini-lotto Giubileo”, predisponendo “due progetti finalizzati a realizzare una struttura provvisoria di attracco per navi di lusso di piccole dimensioni che avrebbero potuto portare i loro passeggeri (i pellegrini del 2025) con la tecnica del tendering”, salvo accantonarla “anche in ragione delle numerose proteste levatesi già in occasione della fase di cantierizzazione”.
Detto come dal report emerga la previsione dell’emissione del parere di Via entro luglio, il documento (che riguarda anche altre criticità del programma giubilare) si conclude con la raccomandazione a Gualtieri di “valutare la possibilità di proporre un’eventuale rimodulazione del Piano dettagliato dal quale siano stralciati quegli interventi che ad oggi, per i ritardi maturati, per la conclusione dei lavori fissata in termini non coerenti con il Giubileo o, anche, per la loro stessa natura e finalità, non trovino più legittimazione ad essere inclusi nei finanziamenti o anche solo nel particolare regime acceleratorio e derogatorio che il legislatore ha riservato esclusivamente alle opere necessarie, connesse o funzionali al Giubileo 2025”.
A.M.
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