Sfida a due fra Psa-Logtainer e Contship-Msc per l’Interporto di Padova
I due raggruppamenti d’impresa hanno risposto al bando per acquisire il 70% dell’inland terminal intermodale veneto
Il gruppo terminalistico Psa Italia con l’Mto Logtainer da una parte, Rail Hub Milano (Contship Italia) con l’Mto Medlog (Msc) dall’altra. Sono questi due raggruppamenti di imprese ad avere risposto ‘presente’ alla procedura di gara dell’Interporto di Padova (scaduto oggi) finalizzato a cedere la maggioranza dell’inland terminal veneto.
Lo ha reso noto l’Interporto di Padova ricordando che “Psa, con sede a Singapore, è leader mondiale nella gestione di terminal container e attività di gestione portuale, ferroviaria e inland, mentre Logtainer è un importante operatore intermodale italiano e gestore di terminal che opera con le principali compagnie di navigazione. Rail Hub, con sede a Milano, è una società del gruppo Contship leader di mercato nel business dei terminal container marittimi e nel trasporto intermodale in Italia e in Europa e ha presentato l’offerta con Medlog, società del gruppo Msc la più grande compagnia di navigazione al mondo”.
Oggi è stata nominata anche la Commissione di gara: a presiederla è il direttore generale di Interporto Padova, Roberto Tosetto, ne fanno parte per la Camera di Commercio Roberto Crosta, per il Comune di Padova Luca Contatto e per la Provincia Carlo Sartore. A loro che rappresentano i soci pubblici che esprimono la maggioranza della società si affianca la professoressa Carola Pagliarin dell’Università di Padova esperta nel settore del diritto pubblico amministrativo contabilità pubblica contratti pubblici.
Il bando prevede la creazione di una nuova società, che assumerà la denominazione di Intermodal Terminal Padova Srl alla quale sarà conferito l’asset terminalistico di Interporto Padova con tutte le sue attività. La ripartizione delle quote prevede che Interporto Padova manterrà una partecipazione pari al 30%, nella nuova società e nello statuto sono stabilite importanti clausole di garanzia, quali ad esempio l’impossibilità di cambiare la destinazione intermodale dell’area senza l’assenso di Interporto Padova, indipendentemente dalle quote possedute nella newco.
Interporto Padova avrà poi un proprio rappresentante nel Consiglio d’Amministrazione e il presidente del Collegio Sindacale della nuova società. Il valore a base di gara, pari al 70% del valore della nuova società, è fissato in 60 milioni di euro. “La procedura di selezione avverrà con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa (20 punti l’offerta economica, 15 punti la terzietà cioè l’apertura del terminal a tutti gli operatori del mercato, 40 punti la qualità del progetto di sviluppo del terminal e 25 punti solidità finanziaria e prospettive di investimento) cioè valuterà con parametri oggettivi non solo l’offerta economica, ma soprattutto il progetto industriale presentato dall’offerente” ha spiegato ancora l’interporto veneto.
Ora circa due mesi serviranno per l’analisi delle offerte e per arrivare alla aggiudicazione provvisoria, alla quale, trattandosi di una società a controllo pubblico, dovrà seguire il via libera della Corte dei Conti e dell’Autorità Garante della Concorrenza del Mercato. La conclusione dell’operazione e la definitiva aggiudicazione della gara sarà subordinata al via libera degli organi collegiali dei soci pubblici di Interporto Padova e il closing definitivo arriverà presumibilmente nella primavera del prossimo anno.
Secondo il presidente di Interporto Padova, Luciano Greco, “meglio di così forse non poteva andare, nel senso che abbiamo i principali operatori del mondo che sono in due cordate diverse: quindi noi pensiamo che la scommessa che avevamo fatto qualche mese fa di aprire al mercato internazionale sia vinta. Abbiamo la dimostrazione pratica che effettivamente i grandi gruppi internazionali ed europei che operano nel settore logistico e dei trasporti ferroviari sono alla ricerca di piattaforme nell’area orientale della pianura padana e hanno scelto Padova nonostante debbano investire almeno 60 milioni di euro per entrare in partnership con l’interporto Padova. Interporto di Padova entrerà in un network internazionale e quindi da questo punto di vista io, a nome di tutto il consiglio di amministrazione, esprimo grande soddisfazione per il risultato. La positività sta proprio nella qualità dei due gruppi in gara e che questa competizione avviene fra i principali operatori del mondo. Questo è positivo anche per l’Italia, nel senso che si dimostra che l’apertura delle infrastrutture del nostro Paese a forme di partenariato pubblico privato dove la parte pubblica viene garantita in questo caso da Interporto di Padova è una formula di successo. Noi siamo i primi in Italia, probabilmente anche in Europa, a fare, come terminal terrestri, questo tipo di operazione. Partendo da un soggetto pubblico che gestiva in autonomia il terminal lo abbiamo portato all’avanguardia dal punto di vista tecnologico e a questo punto lo abbiamo collocato in una proposta al mercato finalizzata a creare una partnership: la risposta per il momento ci sembra lusinghiera. Arrivano gruppi che hanno la solidità e anche il curriculum industriale cioè il track record di gestione sia industriale che anche di terzietà rispetto ai soggetti che operano nel mercato, quindi sono tutti criteri che hanno animato il dibattito pubblico che c’è stato fra i soci pubblici anche nella fase di discussione in Consiglio Comunale e Provinciale e quegli stimoli che erano emersi in maniera anche molto precisa e puntuale fra marzo e aprile e che noi abbiamo tradotto nel disciplinare di gara sono stati ben interpretati dal mercato”.
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