Noleggiato da Gnv il traghetto Golden Carrier per la linea Palermo-Napoli
La tratta ha appena visto il ritiro di Moby costretta a vendere alcune sue navi per ripagare il prestito concesso da Msc
Il vuolto lasciato dal ritiro di Moby sulla linea marittima ro-pax fra i porti di Napoli e Palermo verrà subito colmato da Gnv, compagnia di traghetti del Gruppo Msc che ha appena noleggiato la nave ro-pax Golden Carrier battente bandiera di Cipro.
Appena approdato nel porto del capoluogo siciliano, il traghetto di proprietà della società A-Ships Management, secondo quanto confermato a SHIPPING ITALY alla stessa Gnv (“noleggio temporaneo organizzato per soddisfare le esigenze della flotta durante il periodo di manutenzione programmata”), risulta essere stato preso in charter per tre mesi (con opzione per un ulteriore trimestre) al fine di coprire il collegaento fra Sicilia e campania dove sono rimasti a competere solo Grimaldi Euromed e Gnv dopo l’uscita di scena appunto di Moby. Quest’ultima, per effetto del piano proposto e accettato dall’Autorità Antitrust al fine di evitare il rischio di un’azione sanzionatoria per possibile abuso di posizione dominante su alcune rotte di cabotaggio, si trova a dover dismettere e vendere alcune navi che serviranno a ripagare il debito contratto con Msc per consentire alla ‘balena blu’ di chiudere il concordato preventivo.
Proprio per gli esuberi conseguenti alla dismissione di naviglio, le organizzazioni sindacali Federmar Cisal, Ugl Mare e Usb hanno proclamato una nuova fase di sciopero nazionale di 48 ore (dalle ore 15:00 del 9 dicembre alle 14:59 dell’11 dicembre 2025) coinvolgendo il personale marittimo e amministrativo delle società Moby e Tirrenia Cin. “La decisione nasce dalla grave situazione aziendale, con la vendita all’asta di cinque navi, la dismissione della storica linea Napoli–Palermo e l’annuncio di circa 350 esuberi tra i marittimi, senza dati certi sul personale amministrativo” si legge in una nota.
Il traghetto Golden Carrier, essendo stato noleggiato ‘a breve termine’ e armato (quindi con personale comunitario a bordo), non potrà contribuire, quantomeno nel prossimo futuro, ad alleviare questa situazione.
N.C.
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