• Chi siamo
  • Contatti
  • Perchè
  • Pubblicità
  • English
Il quotidiano online del trasporto marittimo

Il quotidiano online del trasporto marittimo

logo shipping italy
  • Home
  • Navi
  • Porti
  • Spedizioni
  • Cantieri
  • Interviste
  • Politica & Associazioni
  • Inserti speciali
  • Market report
  • Home
  • Navi
  • Porti
  • Spedizioni
  • Cantieri
  • Interviste
  • Politica & Associazioni
  • Inserti speciali
  • Market report
Il quotidiano online del trasporto marittimo

Il quotidiano online del trasporto marittimo

Politica&Associazioni

Gli stati generali dell’economia si chiudono senza porti né “Italia veloce”

Il premier Giuseppe Conte ha chiuso gli stati generali dell’economia andati in scena a Villa Pamphilj a Roma ma di porti e infrastrutture praticamente non si è sentito parlare. Né tanto meno è stato affrontato e discusso il programma “Italia veloce” che la ministra dei trasporti, Paola De Micheli, e il suo dicastero avevano preannunciato […]

di Nicola Capuzzo
22 Giugno 2020
Stampa
Assoporti presidenti

Il premier Giuseppe Conte ha chiuso gli stati generali dell’economia andati in scena a Villa Pamphilj a Roma ma di porti e infrastrutture praticamente non si è sentito parlare. Né tanto meno è stato affrontato e discusso il programma “Italia veloce” che la ministra dei trasporti, Paola De Micheli, e il suo dicastero avevano preannunciato nei giorni scorsi che sarebbe stato presentato nel corso dell’evento.

Secondo le prime indicazioni che erano emerse lo scorso 13 giugno, “Italia veloce” avrebbe dovuto rappresentare una raccolta di interventi infrastrutturali per sbloccare l’Italia attraverso una corsia preferenziale in grado di ridurre le lungaggini burocratiche che tengono spesso in stand by le opere per cui i soldi pubblici sono stati già stanziati.

“Italia veloce” doveva essere un progetto in grado di movimentare fino a 200 miliardi di euro di opere, di cui 130 già stanziati, da mettere in circolo e realizzare entro 15 anni per ravvivare la domanda interna e il Pil. Di questi, 4 miliardi riguardano opere nei porti. Oltre 54 per strade e autostrade, 20 per il trasporto rapido di massa comprese le metropolitane e 3,6 miliardi per gli aeroporti. Quali fossero le opere specifiche individuate negli scali marittimi non era stato reso noto e dunque la curiosità è destinata a rimanere tale ancora per un po’.

In un’intervista a La Repubblica la ministra De Micheli aveva detto che Italia Veloce “non è un trattato filosofico, ma un elenco preciso di opere (ferroviarie, aeroportuali, marittime e stradali), ciascuna provvista di cronoprogramma, coperture, iter per portarle a compimento” e che “lì dentro ci sono cifre, cartine, processi e tempi” dell’attuazione del piano.

Nel breve termine, però, questo piano sembra destinato a rimanere un disegno sulla carta poiché, come evidenzia oggi Il Corriere della Sera, agli Stati Generali di “Italia Veloce” non si è parlato nonostante fosse l’occasione giusta per un rilancio in grande stile della programmazione infrastrutturale nazionale. Le ragioni per cui questo piano annunciato dal dicastero di Porta Pia tardi a emergere ufficialmente sarebbero riconducibili, secondo il quotidiano milanese, a contrapposte visioni all’interno della maggioranza. Da un lato il premier Conte vorrebbe privilegiare una linea d’azione fondata sull’esperienza del ‘modello Genova’ che preveda di affidare ai commissari la realizzazione delle grandi opere strategiche. La ministra De Micheli, invece, pare maggiormente propensa a una semplificazione dell’attuale Codice degli appalti (quello riformato dal suo predecessore Delrio) tramite un regolamento unico.

Nel frattempo i porti italiani e le relative Autorità di sistema portuale (riunite in Assoporti) che speravano di ricevere poteri commissariali per poter sbloccare l’avvio di opere i cui lavori sono già finanziati dovranno ancora attendere.

Contro il programma “Italia veloce” si è espresso nei giorni scorsi Andrea Fontana,  presidente dell’Associazione spedizionieri del porto della Spezia, protestando per l’assenza del potenziamento della linea ferroviaria Pontremolese tra le opere prioritarie riportate dal ministero. “Ha dell’incredibile e del paradossale, ed è inaccettabile, l’esclusione della Ferrovia Pontremolese dal programma – denominato ‘Italia Veloce’ – delle infrastrutture cantierabili presentato agli Stati generali dell’economia dalla Ministra Paola De Micheli” si legge nella nota inviata da Fontana. “Si tratta di un piano – e si è precisato ‘non di un libro dei sogni’ – che individua le opere prioritarie: 39 interventi per strade e autostrade, 13 interventi sulle direttrici e (sui nodi ferroviari), per porti e aeroporti, di investimenti da 196,5 miliardi, dei quali 129,6 già assegnati e 66,9 miliardi di fabbisogno residuo. Proprio perché si dà atto che siamo di fronte a risorse straordinarie, stupisce che nei 113,4 miliardi destinati alle opere ferroviarie, non sia prevista neppure la voce ‘Pontremolese’. E pensare che basterebbe 1 miliardo dei 113,4 per realizzare il raddoppio della galleria di valico con la quale si segnerebbe finalmente il momento di svolta di un’opera impostata negli anni Ottanta”.

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER QUOTIDIANA GRATUITA DI SHIPPING ITALY

Attenzione: errori di compilazione
Indirizzo email non valido
Indirizzo email già iscritto
Occorre accettare il consenso
Errore durante l'iscrizione
Iscrizione effettuata
Market Report
Tutte le notizie
post_speciale BREAK BULK ITALY 2025
Pubblicato il nuovo inserto speciale dedicato a BREAK BULK ITALY 2025
In 54 pagine il riassunto delle immagini, dei video, degli interventi e dei contenuti emersi durante i lavori del Business…
  • 2025
  • BREAKBULK ITALY
  • contenuti
  • foto
  • heavy lift
  • inserto speciale
  • interviste
  • Mestre
  • notizie
  • panel
  • porti
  • project cargo
  • relatori
  • speaker
  • spedizioni
  • trasporti eccezionali
  • video
1
Inserti speciali
29 Novembre 2025
Seaborne_passengers_embarked_and_disembarked_in_all_ports,_2019,_2023_and_2024_(million)
Italia ancora leader per passeggeri in Europa, ma con meno crocieristi del 2019
Dati quinquennali Eurostat: Napoli sale al terzo posto nel podio della graduatoria dei porti più trafficati (tutto tricolore grazie allo…
  • 2019
  • 2024
  • AdSP
  • crociere
  • crocieristi
  • passeggeri
  • porti italiani
  • traffico
2
Market report
27 Novembre 2025
Stazione Marittima di Napoli – Caremar e Grandi Navi Veloci – Molo Beverello – Napoli- Caremar
La Campania si prepara alla riassegnazione dei servizi marittimi regionali
Avviata la verifica di mercato rivolta agli armatori. Prorogato a tutto il 2026 il contratto con Caremar in vista della…
  • Alilauro
  • Caremar
  • Medmar
  • Napoli
  • Snav
2
Politica&Associazioni
25 Novembre 2025
Fedespedi
Terminal container italiani, superato il miliardo di fatturato
Pubblicata l'annuale analisi di Fedespedi: comparto in crescita nel 2024, ma i newcomer soffrono
  • Fedespedi
  • lasct
  • MCT
  • SECH
  • Soteco
  • Terminal Flavio Gioia
  • Vado Gateway
1
Market report
21 Novembre 2025
Edison bunkeraggio Gnl Silver Ray a Trieste – Ravenna Knutsen
Assogasliquidi-Federchimica danno i numeri del conto salato di Ets e Ets2
Secondo Bip Consulting previsti costi in aumento di circa il 50% per i trasporti marittimi e poco meno del 10%…
  • Assogasliquidi
  • BioGnl
  • Federchimica
  • Gnl
  • Pnrr
3
Politica&Associazioni
19 Novembre 2025
Il quotidiano online del trasporto marittimo
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Perchè
  • Pubblicità
  • English

© SHIPPING ITALY (Riproduzione riservata – All rights reserved)
Testata iscritta nel registro stampa del Tribunale di Genova n.608/2020 edita da Alocin Media Srl
Direttore responsabile: Nicola Capuzzo

  • Informativa Cookie
  • Informativa Privacy
  • P. IVA: 02499470991
Credits: Edinet s.r.l. - Pietra Ligure (SV)