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L’Antitrust bacchetta il Governo sulle proroghe a Tirrenia-Cin e ai concessionari dei porti
L’Autorità garante per la concorrenza e il mercato ha espresso pubblicamente nei confronti del Governo alcune critiche mirate e riferite ad alcune previsioni inerenti il trasporto marittimo e i porti all’interno del Decreto Rilancio. La prima riguarda la proroga della convenzione tra il Ministero dei trasporti e Compagnia Italiana di Navigazione (l’art. 205, comma 1 […]

L’Autorità garante per la concorrenza e il mercato ha espresso pubblicamente nei confronti del Governo alcune critiche mirate e riferite ad alcune previsioni inerenti il trasporto marittimo e i porti all’interno del Decreto Rilancio.
La prima riguarda la proroga della convenzione tra il Ministero dei trasporti e Compagnia Italiana di Navigazione (l’art. 205, comma 1 del decreto). “L’Autorità ha rilevato, in linea con le osservazioni già formulate al MIT nel 2019 – si legge nella comunicazione – l’eccessiva durata della proroga del regime concessorio (concernente i collegamenti marittimi di interesse nazionale, con le isole maggiori e minori) ritenuta ingiustificata anche a seguito dell’ulteriore rallentamento delle attività propedeutiche alla procedura di affidamento, previste dall’art. 4 del Regolamento del Consiglio (CEE) n. 3577/92 e dalla delibera dell’Autorità di regolazione dei Trasporti n. 22/2019 del 13 marzo 2019, causato dagli effetti della pandemia”. Il decreto attualmente in fase di conversione in legge prevede la proroga di 12 mesi (fino al 18 luglio 2021) i contributi pubblici erogati a Tirrenia Cin (72 milioni) per la continuità territoriale marittima verso le due isole maggiori e le Tremiti.
L’Autorità Antitrust auspica “che tale proroga sia ridotta al tempo minimo necessario per individuare il/i nuovo/i affidatario/i del servizio di trasporto marittimo tra la Penisola e le isole maggiori e minori, e che comunque essa non superi il 31 dicembre 2020”.
Critica l’authority presieduta da Roberto Rustichelli anche su quella che definisce “l’ennesima proroga delle concessioni (artt. 199 comma 3, 182 comma 2) in materia di servizi portuali, concessioni demaniali marittime e di grandi derivazioni d’acqua a scopo idroelettrico”. Più nello specifico “l’Autorità auspica che il legislatore in relazione a tali misure effettui un attento bilanciamento tra i benefici di breve periodo e i possibili costi che si potrebbero manifestare in un orizzonte temporale più ampio, atteso che le proroghe ritardano il confronto competitivo per il mercato e limitano i benefici derivanti dall’affidamento attraverso procedure di gara a evidenza pubblica”.
L’articolo del Decreto Rilancio in questione (il 199 comma 3) è quello che prevede una proroga di due anni delle concessioni che riguardano le compagnie portuali ex art.17 legge 84/94 e di un anno per i terminalisti portuali ex. art.18 così come le società di rimorchio portuale.