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Casani: “Aiutare la navalmeccanica sia per i traghetti che per le crociere”
Contributo a cura di Giancarlo Casani * * studio Casani e associati (già direttore di Ancanap) Roberto Martinoli, professionista di assoluta competenza e grandissima esperienza, amministratore delegato della compagnia crocieristica di lusso Silversea (Gruppo Royal Carribean), con importanti trascorsi in Carnival e altre prestigiose compagnie, ha auspicato misure di sostegno al business dei traghetti […]

Contributo a cura di Giancarlo Casani *
* studio Casani e associati (già direttore di Ancanap)
Roberto Martinoli, professionista di assoluta competenza e grandissima esperienza, amministratore delegato della compagnia crocieristica di lusso Silversea (Gruppo Royal Carribean), con importanti trascorsi in Carnival e altre prestigiose compagnie, ha auspicato misure di sostegno al business dei traghetti ro-ro e ai cantieri. È singolare che a sollecitare misure di sostegno ai traghetti e ai cantieri sia un professionista che opera nel campo armatoriale delle navi da crociera.
Nessun cantiere, anzi uno solo, privato, ha fatto sentire al Governo e alla politica la necessità di investimenti concreti e tempestivi a sostegno della navalmeccanica nazionale. Sempre Martinoli conferma che i paesi che circondano l’Italia, in primis in Nord Europa, aiutano il settore, per non parlare dei Paesi del Far-East che praticano sfacciate politiche di dumping. Sgomenta questo silenzio e assenteismo dei cantieri per un problema drammatico, che potrebbe avere pesanti conseguenze negative irreversibili per il settore.
Ricordiamo quelle che dovrebbero essere, a nostro giudizio, le misure urgenti da assumere a favore della navalmeccanica nazionale:
1) Sostegno per nuove commesse, almeno per un periodo di tre anni, pari al 40% del prezzo contrattuale, con tetto massimo di 100 milioni per iniziativa. Aliquote inferiori, come recenti esperienze hanno dimostrato, sarebbero inutili.
2) Forti agevolazioni a favore di investimenti strutturali strategici nella cantieristica navale, pari all’80/90% degli importi investiti, come nel settore edilizio.
Queste misure sono in linea con la politica degli organi europei, che hanno compreso la drammaticità della situazione del settore, strategico per l’economia comunitaria.
Misure di sostegno sono necessarie anche per il settore della costruzione di navi da crociera, per salvaguardare gli ordini acquisiti, incoraggiando i committenti, in un momento difficile, a mantenerli.
Gli interventi richiesti debbono essere effettuati con urgenza perché in queste ore gli Organi Governativi stanno preparando le misure di difesa e rilancio dell’economia e dell’occupazione.
Vale la pena di ricordare che la navalmeccanica rappresenta l’1% del PIL nazionale, è leader nel mondo per le navi da crociera, si distingue per ricerca e innovazione ed è un settore labour intensive.