Ekmann (Uni-Tankers): “Iniziamo a lavorare con Eni ed entriamo nel cabotaggio italiano”
Il trasporto marittimo di prodotti raffinati per conto di Eni sulle rotte di cabotaggio in Italia ha appena visto l’ingresso di un primario player europeo che forse creerà un certo scompiglio in un mercato tradizionalmente dominato da armatori nostrani. Il numero uno della società danese Uni-Tankers, Frantz Ekmann, a SHIPPING ITALY annuncia di aver “appena […]
Il trasporto marittimo di prodotti raffinati per conto di Eni sulle rotte di cabotaggio in Italia ha appena visto l’ingresso di un primario player europeo che forse creerà un certo scompiglio in un mercato tradizionalmente dominato da armatori nostrani.
Il numero uno della società danese Uni-Tankers, Frantz Ekmann, a SHIPPING ITALY annuncia di aver “appena raggiunto un accordo con Eni per la fornitura di servizi di trasporto marittimo sulle rotte di cabotaggio locale. Il contratto ha preso il via dal 28 maggio e ci vedrà impegnati a movimentare carichi in particolare tra gli scali di Porto Marghera, Augusta e Priolo Gargallo”. Insomma la consueta catena logistica di prodotti del cane a sei zampe fra Nord e Sud Italia.
Uni-Tankers, parte del gruppo United Shipping & Trading Company Ltd, è stata fondata nel 1995, ha il proprio quartier generale in Danimarca a Middelfart (altre sedi secondarie sono a Istanbul, Mougins, Aalborg e Houston) e opera una flotta di una ventina di navi cisterna di portata lorda compresa fra 3.000 e 18.000 tonnellate a cui si aggiunge altro naviglio in charter.
L’armatore danese Ekmann non fa mistero della propria soddisfazione per aver chiuso positivamente, “dopo due anni di confronti e grazie al supporto della società di brokeraggio navale genovese Chemigas, questo accordo che ci permette di impiegare fin da subito in Italia una nave armata ovviamente con equipaggio comunitario”. Più nel dettaglio l’accordo dovrebbe essere un Contract of Affreigthment, quindi un contratto per effetto del quale l’armatore si impegna a trasportare per conto di Eni determinati quantitativi di prodotti petrolchimici nel corso del prossimo anno a rate di nolo già stabilite, con opzione di rinnovo per un ulteriore anno. Al raggiungimento di questo accordo hanno contribuiti Micael Eskling e Evren Ugursoy, rispettivamente managing director global chartering e vertice della sede di Istanbul della shipping company danese.
Per Uni-Tankers questa ‘commessa’ non è un esordio assoluto nei nostri mari perché, come aggiunge ancora Ekmann, abitualmente lavorano anche con altri caricatori italiani come Saras e Sasol trasportando sempre prodotti raffinati da e per i porti del nostro Paese. “Abbiamo due o tre navi regolarmente impiegate in quest’area di mercato” prosegue il numero uno di Uni-Tankers che, alla domanda se la sua azienda abbia in previsione di aprire una sede in Italia, risponde così: “Veniamo sempre con grande piacere a trovare a Genova i Piccinino di Chemigas per cui non vedremmo l’ora di poter avere l’occasione di venire più spesso in Liguria. Parlando seriamente posso dire che se, come ci auguriamo, avremo modo di allargare ulteriormente il nostro business in Italia, il progetto di aprire una sede dedicata è certamente un’ipotesi realistica”.
Nicola Capuzzo
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