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Nel futuro del Terminal Del Golfo a Spezia anche traghetti, passeggeri e project cargo

Rispetto ai piani originari è scaduto l’accordo siglato con i gruppi Arkas e Fratelli Cosulich che prevedeva la realizzazione di un terminal full container

di Nicola Capuzzo
31 Marzo 2022
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Seppure se ne parli ormai da quasi un decennio (2013), il nuovo piano di sviluppo e di ampliamento del Terminal del Golfo di Tarros a La Spezia solo adesso sembra poter concretamente prendere avvio e, rispetto, ai piani originari, diverse nel frattempo sono cambiate. Non sarà infatti, come inizialmente era stato concepito, un terminal full-container ma una banchina multipurpose dove convivranno container, rotabili, merci varie e probabilmente anche passeggeri. Ad oggi il progetto, così come il capitale della società Terminal del Golfo, è al 100% della famiglia Musso e quell’accordo siglato allora con i gruppi Arkas e Fratelli Cosulish nel frattempo è scaduto, dunque non appare scontato (anche se rimane possibile) che saranno in tre a guidare lo sviluppo della nuova banchina. Potrebbe essere anche da solo l’imprenditore Alberto Musso a portarlo avanti oppure decidere di farlo insieme ad altri partner. Recentemente il numero uno del gruppo Arkas, Lucien Arkas, era andato in visita a la spezia per parlare anche di questo progetto.

In linea di massima rimangono confermati i numeri dell’ampliamento: circa 100 milioni di euro per realizzare nuovi banchinamenti che daranno origine a un ampliamento di superficie pari a 79.000 mq (rispetto agli attuali 42.517 mq) per una superficie totale di piazzali pari a circa 121.517 mq.

Mario Sommariva, presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure orientale, e lo stesso Alberto Musso, presidente del Gruppo Tarros e “unico azionista del Terminal del Golfo” (precisazione non secondaria), hanno presentato oggi l’accordo procedimentale “per programmare un ordinato ed efficiente sviluppo” dello stesso terminal container spezzino e del territorio circostante. Lo ha reso noto la stessa port authority specificando che i due soggetti hanno intrapreso un percorso condiviso, con il fine di ridurre al minimo l’impatto ambientale, perseguendo gli obiettivi di sostenibilità individuati nel ‘Documento di pianificazione energetica e ambientale’ redatto e approvato dall’Adsp.

Per consentire lo sviluppo futuro delle attività del Terminal Del Golfo è stata “rimodulata la concessione (che scade il 30.11.2055), da parte di AdSP, in quanto strumento indispensabile per consentire al gruppo di avviare investimenti e sperimentare progetti di sviluppo di lungo periodo, ascoltando anche le istanze del territorio anche in termini di sostenibilità ambientale”.

La stessa nota spiega che, “grazie alla concessione a Terminal del Golfo anche dell’area di 10.000 metri quadrati di cui all’atto integrativo n. 23/2017, Tarros potrà utilizzare la banchina lato nord sfruttando come punto di sbarco il cosiddetto ‘solettone’, ubicato dove ora insistono le marine di Fossamastra. Qui troveranno spazio anche nuove attività ad alto valore aggiunto, quali, ad esempio servizi di traghetti per passeggeri e project cargo”.

L’Adsp si impegna a realizzare le opere di copertura del diffusore Enel di Fossamastra e provvedere allo spostamento delle marine ancora ubicate sul posto, rendendo possibile l’avvio della conversione dell’area. Si impegna altresì a proseguire l’attività di escavo e bonifica dei fondali, così come previsto dall’attuale Piano Regolatore Portuale.

Terminal del Golfo dal canto suo si impegna a presentare l’aggiornamento del proprio Piano d’impresa, a garantire alla port authority la disponibilità di aree da destinare alle attività connesse all’esecuzione dei lavori di dragaggio del porto, a garantire idonei spazi per l’eventuale gestione dei sedimenti in vasca di colmata, alla realizzazione degli interventi necessari a garantire lo sviluppo del trasporto ferroviario dal terminal e liberare le zone antistanti il quartiere da dedicare alla fascia di rispetto.

Inoltre, attraverso uno specifico protocollo, con annesso cronoprogramma, Adsp e Tarros si impegnano, anche attraverso fondi comunitari, a realizzare, nell’ambito degli investimenti previsti, obiettivi di riduzione delle emissioni, della rumorosità, di aumento della fascia di rispetto fra città e porto. In particolare, Tarros si impegna a partecipare al progetto di elettrificazione dell’operatività portuale secondo il progetto Green Port, nonché ad adottare le migliori pratiche e più avanzate tecnologie al fine di garantire la sostenibilità ambientale dell’intervento, anche introducendo, ove possibile, ogni misura idonea a garantire l’efficienza energica e la produzione di energia da fonti rinnovabili.

Queste le parole di Alberto Musso, presidente del Gruppo Tarros: “Sono contento perché assieme alla Adsp abbiamo condiviso e costruito un percorso in grado di portarci, finalmente, alla costruzione del nuovo terminal Tdg. Il nuovo progetto permetterà al Terminal del Golfo di sviluppare traffici, assumere nuovi collaboratori e creare nuove opportunità per il nostro territorio. Ringrazio il Presidente Sommariva che, fin dall’inizio del suo mandato, ha mostrato forte volontà nel voler portare a compimento il Piano Regolatore del nostro porto”.

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