Eni noleggia anche la Saipem 10000 per il progetto offshore Cassiopea

Per il progetto Cassiopea, relativo all’estrazione di gas dall’offshore siciliano, Eni noleggerà da Saipem non solo le due unità che serviranno per la posa dei relativi gasdotti e quella per la posa degli umbilicali che lo connetteranno alla piattaforma Prezioso,  ma anche un drilling rig necessario per la perforazione.
Un avviso pubblicato pochi giorni fa sulla Gazzetta Europea rende noto che il gruppo lo scorso aprile ha infatti selezionato il contractor concittadino – entrambi hanno sede a San Donato Milanese – e il suo Saipem 10000 per compiere le operazioni di “drilling, competion, well testing offshore Italia” del giacimento, preferendolo ad altri quattro offerenti. Il valore del contratto non è stato reso noto ma dallo stesso avviso si apprende che questo include la “perforazione di no. 7 pozzi opzionali”.

Il progetto Cassiopea, descritto come “uno dei più importanti del Protocollo d’Intesa per l’area di Gela del 2014” e per il quale è previsto un investimento di 700 milioni di euro, riguarda l’estrazione di gas dai campi offshore al largo delle coste siciliane con “uno sviluppo interamente sottomarino senza emissioni e privo di impatto visivo a mare”. Il gas estratto verrà inviato a un nuovo impianto di trattamento posto all’interno dell’area della raffineria di Gela, tramite una linea sottomarina di 60 km di lunghezza. Per la sua realizzazione (ovvero per le attività di trasporto e installazione dei tubi) Eni ha siglato un contratto di tipo E&C con Saipem per l’utilizzo delle sue navi Castorone e Castoro 10.  La Saipem 3000, pure di proprietà del contractor di San Donato, installerà invece degli umbilicali che connetteranno i pozzi del giacimento alla piattaforma Prezioso.

L’avvio della produzione di gas di Cassiopea è previsto nella prima metà del 2024.

F.M.

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