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Sarà la cordata di Peg a redigere il Piano Regolatore Portuale di Genova e Savona

Battute le offerte di Technital e Rina Consulting, con cui la società romana rivaleggia ancora anche per la direzione lavori della nuova diga

di Andrea Moizo
29 Novembre 2022
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A redigere il nuovo Piano Regolatore Portuale di Genova e Savona sarà una cordata guidata dalla romana Progetti Europa & Global.

Il risultato della gara avviata nelle scorse settimane dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale sarebbe stato netto secondo quanto appreso da SHIPPING ITALY, dal momento che la compagine avrebbe prevalso tanto per quel che riguarda l’offerta tecnica quanto per la componente economica (il valore dell’appalto è di 1,6 milioni di euro).

Molto variegato il ventaglio di competenze offerto dalle mandatarie di Peg: One Works (studio d’architettura), Acquatecno (società d’ingegneria specializzata in opere portuali), Kpmg (società di consulenza), Ambiente Spa (impresa carrarina specializzata in ingegneria ambientale), Servizi Tecnici Srl (studio ingegneristico specializzato in opere marittime) e Systematica Srl (consulenza in materia di studi trasportistici).

Peg, sempre insieme ad Acquatecno, è ancora in corsa anche per l’appalto da 19,7 milioni di euro per il project management consulting (direzione lavori) relativo alla realizzazione della nuova diga foranea del porto di Genova. A contenderle la commessa, come nel caso del Prp (cui ha partecipato anche una terza cordata capitanata da Technital), c’è Rina Consulting, risultata aggiudicataria della gara indetta dall’Adsp, con Peg seconda classificata.

Dopo che il Tar aveva annullato a gennaio quest’ultimo verdetto, il Consiglio di Stato ha riaperto ormai due settimane fa i giochi. La graduatoria stilata dall’Adsp è infatti di nuovo valida, ma l’ente dovrà ripetere l’istruttoria relativa al cosiddetto contratto di punta (cioè un servizio analogo di importo non inferiore alla metà di quello in gara), perché Rina Consulting non potrà far valere la direzione lavori relativa alla costruzione del ponte San Giorgio, terminata – hanno appurato i giudici – dopo la scadenza dei termini di gara della direzione lavori della diga.

Rina dovrà dimostrare carte alla mano di poter soddisfare questo requisito. I fatturati specifici (cioè relativi a contratti di direzione lavori) riportati dal Consiglio di Stato per il triennio precedente sono stati rispettivamente di poco superiori agli 8, ai 10 e ai 21 milioni di euro. Il lavoro relativo al viadotto che ha sostituito il Morandi, che come detto non può essere considerato, da solo vale circa 14 milioni.

Nonostante già il 21 ottobre avesse dato avvio di procedere con la progettazione definitiva ed esecutiva della diga, e malgrado il project manager consultant debba teoricamente svolgere un ruolo di coordinamento “nella redazione del progetto definitivo ed esecutivo e nella gestione del relativo iter approvativo necessario all’avvio dei lavori”, l’Adsp non ha ancora provveduto ad ottemperare alla sentenza del Cds e ad aggiudicare la direzione lavori. Nel frattempo Peg potrà però consolarsi con il nuovo Piano regolatore portuale dei due scali del Mar Ligure Occidentale.

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