• Chi siamo
  • Contatti
  • Perchè
  • Pubblicità
  • English

Il quotidiano online del trasporto marittimo

  • Home
  • Navi
  • Porti
  • Spedizioni
  • Cantieri
  • Interviste
  • Politica & Associazioni
  • Inserti speciali
  • Market report
  • Home
  • Navi
  • Porti
  • Spedizioni
  • Cantieri
  • Interviste
  • Politica & Associazioni
  • Inserti speciali
  • Market report

Il quotidiano online del trasporto marittimo

Inserti speciali

Settore marittimo e cybersicurezza: crescono gli attacchi, e insieme, i pericoli

Da un punto di vista pratico l’integrazione tecnologica sulle navi si scontra con un problema molto specifico: lo spazio

di Redazione SHIPPING ITALY
1 Novembre 2023
Stampa

Questo contenuto rientra fra quelli pubblicati all’interno dell’inserto Rischi e assicurazioni nei trasporti – edizione 2023

 

Contributo a cura di Alessio Aceti *

* amministratore delegato Hwg Sababa

 

L’odierno settore marittimo si affida sempre più alla digitalizzazione, all’integrazione operativa e all’automazione, con i principali costruttori e operatori navali che investono nell’innovazione utilizzando tecnologie e sistemi all’avanguardia per creare navi con capacità avanzate di controllo remoto, comunicazione e connettività. Una digitalizzazione che si estende anche alle strumentazioni portuali, che sono sempre più avanzate, ma soprattutto connesse.

Finora questo settore era considerato sicuro a causa della mancanza di connettività Internet e della natura isolata delle navi in mare, ma, secondo il report “Cybersecurity Challenges in the Maritime Sector”, sta registrando un aumento del 900% delle violazioni di cybersicurezza sulla tecnologia operativa.

Le navi, tra le infrastrutture che utilizzano servizi digitali, sono fra le più critiche poiché l’interruzione dolosa delle loro operazioni può portare a danni finanziari, ambientali o addirittura mettere in pericolo la sicurezza delle persone. Sebbene siano state condotte alcune ricerche in questo settore, la cybersicurezza marittima non è stata ancora studiata a fondo.

I sistemi automatizzati complessi integrati nelle navi moderne e autonome hanno reso il mare un luogo molto più sicuro rispetto al passato. Tuttavia, alcuni di questi sistemi sono spesso insicuri e vulnerabili dal punto di vista informatico perché considerati meno critici per la sicurezza e le prestazioni, offrendo nuove opportunità agli hacker e agli attori malevoli. Di fatto, negli ultimi anni sono stati molti gli attacchi che hanno avuto successo.

Le principali motivazioni di questi attacchi sono l’acquisizione del controllo remoto di navi e imbarcazioni, il furto di informazioni importanti e riservate che possono essere utilizzate per sferrare ulteriori attacchi, o l’interruzione delle operazioni navali mettendo fuori uso componenti importanti e rendendo indisponibili i sistemi automatizzati. Negli anni, diversi attacchi hanno portato alla collisione tra imbarcazioni, alla deviazione del loro percorso, all’alterazione della posizione GPS della nave che diventava così irrintracciabile, o addirittura alla compromissione dell’intero sistema di gestione della nave, fino ad arrivare a compromettere quello dell’intero porto.

I numerosi incidenti informatici riportati e le loro conseguenze dimostrano chiaramente che ogni nave, imbarcazione, o porto, è a rischio di attacchi informatici se i sistemi informativi chiave non sono adeguatamente protetti.

Per questo motivo è necessario che ci sia un grande investimento da parte di ogni attore coinvolto, un investimento che non è inizialmente tecnologico, ma di governance, procedure e processi. È necessario che ci siano procedure di cybersecurity stabilite e ben conosciute da tutti, procedure di incident response, regole chiare per i fornitori in ambito cyber e sistemi che siano ben configurati e aggiornati.

La prima cosa da fare è una gap analysis, misurando così l’adeguatezza della propria infrastruttura rispetto ai requisiti previsti dagli standard di riferimento. Da qui si definiscono una serie di interventi da mettere in atto ed è solo in questo momento che entrano in gioco le tecnologie.

Da un punto di vista pratico l’integrazione tecnologica sulle navi si scontra con un problema molto specifico: lo spazio, un bene molto prezioso che pone sfide considerevoli in termini di collocazione delle infrastrutture, in navi di tutte le dimensioni. Pensando ad esempio alle navi da crociera, ci troviamo di fronte a vere e proprie smart city galleggianti che combinano tecnologie all’avanguardia, comfort e rispetto dell’ambiente. Al centro di questo mondo in movimento si trovano dei Data Center, cuori digitali della nave. I sistemi IoT, la registrazione dei passeggeri, la gestione delle cabine, le telecamere di sorveglianza e molto altro passano attraverso questo hub. Tecnologie ad alta efficienza e hardware più performanti, devono aver chiaro anche l’obiettivo di minimizzare l’ingombro fisico dell’infrastruttura del Data Center.

Infine, elemento fondamentale, sono i training accompagnati da vere e proprie simulazioni di attacchi, con il personale di bordo. L’obiettivo è quello di valutare il comportamento del personale, e non la resilienza dell’infrastruttura IT, di fronte a un attacco ransomware. Tutta l’organizzazione, a seconda del ruolo, deve essere consapevole dei rischi cyber e delle eventuali conseguenze di una disattenzione.

Solo portando a termine questo processo che include gap analysis, training e implementazione tecnologica, si può avere una struttura sicura, che, in caso di attacco, protegga personale, passeggeri, materiali trasportati e informazioni, minimizzando il rischio di ipotetiche catastrofi.

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER QUOTIDIANA GRATUITA DI SHIPPING ITALY

Attenzione: errori di compilazione
Indirizzo email non valido
Indirizzo email già iscritto
Occorre accettare il consenso
Errore durante l'iscrizione
Iscrizione effettuata
Market Report
Tutte le notizie
Pubblicato il nuovo inserto speciale dedicato a BREAK BULK ITALY 2025
In 54 pagine il riassunto delle immagini, dei video, degli interventi e dei contenuti emersi durante i lavori del Business…
  • 2025
  • BREAKBULK ITALY
  • contenuti
  • foto
  • heavy lift
  • inserto speciale
  • interviste
  • Mestre
  • notizie
  • panel
  • porti
  • project cargo
  • relatori
  • speaker
  • spedizioni
  • trasporti eccezionali
  • video
1
Inserti speciali
29 Novembre 2025
Italia ancora leader per passeggeri in Europa, ma con meno crocieristi del 2019
Dati quinquennali Eurostat: Napoli sale al terzo posto nel podio della graduatoria dei porti più trafficati (tutto tricolore grazie allo…
  • 2019
  • 2024
  • AdSP
  • crociere
  • crocieristi
  • passeggeri
  • porti italiani
  • traffico
2
Market report
27 Novembre 2025
La Campania si prepara alla riassegnazione dei servizi marittimi regionali
Avviata la verifica di mercato rivolta agli armatori. Prorogato a tutto il 2026 il contratto con Caremar in vista della…
  • Alilauro
  • Caremar
  • Medmar
  • Napoli
  • Snav
2
Politica&Associazioni
25 Novembre 2025
Terminal container italiani, superato il miliardo di fatturato
Pubblicata l'annuale analisi di Fedespedi: comparto in crescita nel 2024, ma i newcomer soffrono
  • Fedespedi
  • lasct
  • MCT
  • SECH
  • Soteco
  • Terminal Flavio Gioia
  • Vado Gateway
1
Market report
21 Novembre 2025
Assogasliquidi-Federchimica danno i numeri del conto salato di Ets e Ets2
Secondo Bip Consulting previsti costi in aumento di circa il 50% per i trasporti marittimi e poco meno del 10%…
  • Assogasliquidi
  • BioGnl
  • Federchimica
  • Gnl
  • Pnrr
3
Politica&Associazioni
19 Novembre 2025
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Perchè
  • Pubblicità
  • English

© SHIPPING ITALY (Riproduzione riservata – All rights reserved)
Testata iscritta nel registro stampa del Tribunale di Genova n.608/2020 edita da Alocin Media Srl
Direttore responsabile: Nicola Capuzzo

  • Informativa Cookie
  • Informativa Privacy
  • P. IVA: 02499470991
Exit mobile version