Giù il fatturato, in crescita dipendenti e margini per le grandi aziende italiane dei traporti
Mediobanca evidenzia come per le imprese di settore il volume d’affari sia calato meno (3,9%) della media italiana (-6,9%)
L’industria italiana dei trasporti gode nel complesso di buona salute, perlomeno se si guarda alle imprese di grandi dimensioni. Una indicazione in questo senso arriva dal consueto rapporto ‘Dati cumulativi di 1.900 società italiane’ di Mediobanca, una indagine annuale – avviata dall’istituto nel 1962 – che si propone di evidenziare, in via aggregata, le principali tendenze gestionali e patrimoniali del decennio in corso delle realtà con almeno 499 dipendenti.
Nell’analisi sono considerate come detto nell’insieme 1.900 realtà che rappresentano il 45% del fatturato industriale (per il settore dei trasporti la copertura è del 42%).
Cominciando proprio con il fatturato, l’analisi evidenzia che questo nel 2023 è stato per le imprese del settore pari a 26,788 miliardi di euro, in lieve calo (-3,9%) sui 27,872 dell’anno precedente ma in netta progressione sui 18,151 registrati nel 2014, all’avvio di questa serie di rilevazioni. Per un raffronto, si può osservare che per il totale delle 1.900 aziende considerate, lo studio ha riscontrato nello stesso intervallo di tempo una flessione aggregata del fatturato maggiore, pari al 6,8%, per effetto in particolare dell’andamento negativo delle aziende a proprietà pubblica, presenti nelle produzioni energetiche (-29,8%) e petrolifere (-26,4%).
Parallelamente però il settore dei trasporti ha visto crescere il numero di dipendenti, arrivati a fine 2023 a toccare le 99.183 unità, in aumento del 3,1% rispetto all’anno precedente e del 17,9% in più rispetto al 2014.
In netta progressione sono stati poi i margini operativi, che raggiungono entrambi il punto più alto del decennio sia in termini assoluti sia in percentuale sui ricavi. In particolare, quello lordo arriva a 4,476 miliardi (16,7% del fatturato), mentre il margine operativo netto si attesta a 2,307 miliardi (ovvero l’8,6%). Lo stesso discorso vale per il risultato d’esercizio aggregato, che non solo è positivo ma pari a 2,583 miliardi di euro (9,6% dei ricavi), rappresentando sia in termini assoluti che relativi la miglior prestazione delle aziende di settore dal 2014.
Dal report emergono performance ai massimi storici anche per il Roi (return on investment), pari a 10,5 (a fronte di una media dell’analisi del 9%) e per il Roe (Return on equity), pari a 18,1 (contro il 10%).
L’indagine evidenzia infine un calo del volume d’affari generato da esportazioni per il settore dei trasporti, che nel 2023 è stato infatti pari al 17,4% del totale (dopo il 20,7% del 2022 e il 20,3% del 2021), una delle percentuali più basse registrate dal 2014.
F.M.