Traffico container in aumento nel 2024 a La Spezia (+8,7%)
In lieve calo (-1,7%) invece le tonnellate complessive, per effetto dei minori arrivi al terminal Gnl di Panigaglia
Nel 2024, “nonostante le crisi che stanno interessando il Mediterraneo, con inevitabili allungamenti delle tradizionali catene logistiche di interscambio via Suez, sono cresciuti i traffici sia del porto della Spezia che in quello di Marina di Carrara”. Lo scrive in una nota la AdSP del Mar Ligure Orientale, evidenziando in primis come il traffico container nel primo dei due scali si sia attestato a quota 1.238.258 Teu (+8,7%), per effetto di un aumento di quelli gestiti da Lsct (+11%, .123.602 Teu) e di un calo al terminal del Golfo (-9,7%, 114.656 Teu). I volumi complessivi sono tuttavia risultati in lieve calo (-1,7%), con 12.220.975 tonnellate di merci movimentate, per effetto dei minori sbarchi di rinfuse liquide (-62,8%, 789 mila tonnellate) a causa del ritorno alla normalità dell’impegno richiesto al terminal di Panigaglia, precedentemente impegnato a “sopperire alle esigenze del Paese”.
Tornando ai contenitori, il traffico gateway, segnala ancora l’authority, è stato di 1.142.621 Teu (+6,8%), di cui 532 mila Teu pieni in export e 309 mila in import.
Nell’insieme al general cargo si devono 11.419.379 tonnellate (+11,2%), di cui 11.286.968 di containerizzato (+10,9%), mentre le altre merci varie totalizzano 132.411 tonnellate (+43,6%). Le rinfuse solide (metalli non ferrosi e siderurgico) raggiungono 12.963 tonnellate (-73,3%).
La nota della authority segnala inoltre come a La Spezia resti significativa e in aumento la quota di traffici gestiti per via ferroviaria, con 7.405 treni effettuati (+4%) e 3,1 milioni di tonnellate di merci trasportate (+10,2%). In particolare a Lsct la share ferroviaria, a esclusione del transhipment, vale il 34% dei traffici. Sul tema l’ente ricorda anche il ruolo positivo del suo servizio di navettamento stradale container con S. Stefano Magra, che dall’avvio ha portato allo sviluppo di 602 treni, per una quota pari al 26% dei convogli movimentati nel retroporto sul totale di quelli lavorati nel nodo di La Spezia. Infine il traffico crociere gestito nel golfo spezzino (non solo a La Spezia, ma anche a Portovenere e Lerici) è stato di 640.496 crocieristi (-11,4%), di cui 622.701 nel solo porto della Spezia (-11,3%).
Passando a Marina di Carrara, il report dell’authority segnala movimentazioni complessive per 4.862.039 tonnellate, in linea con il 2023, con “una leggera flessione dovuta solo ai volumi delle rinfuse solide in particolare tout venant all’imbarco (561.326 tonnellate, -49,6%)”.
Nell’insieme cresce il general cargo (+14,2%) con 4.300.713 tonnellate complessive, di cui 1.341.629 di containerizzato (+1,3%), 1.976.531 di traffico ro-ro (+8,4%) e 982.553 tonnellate di break bulk (+68,4%). I rotabili raggiungono le 50.939 unità movimentate (+6,7%). In import le movimentazioni sono state pari a 1.833.739 tonnellate (+6,9%) ed in export a 3.028.300 tonnellate (-4,3%). Puntando l’attenzione sui soli container, l’analisi ha contato traffici per 103.297 Teu, di cui l’83% con direttrice la Sardegna la quota restante verso il nord Africa (Algeria e Tunisia). Il traffico crocieristico, infine, ha registrato il transito di 27.165 passeggeri (+108,6% sul 2023).
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