Avallo ministeriale sull’Ufficio per il Prp dell’Adsp di Bari
La creazione di una struttura non prevista dalla legge per la redazione del nuovo Piano regolatore benedetta dal direttore del Mit Liguori

L’iniziativa dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale di istituire un ufficio per la redazione di un nuovo piano regolatore del porto di Bari – iniziativa che aveva fatto alzare più d’un sopracciglio – ha avuto l’ok dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, organismo vigilante.
Lo si evince dalla nota con cui l’ente guidato dal commissario straordinario Vincenzo Leone ha accompagnato la presentazione della nuova struttura interna.
“L’Ufficio di Piano è una struttura di coordinamento, prodromica alla formazione del nuovo Piano Regolatore Portuale del porto di Bari, che ricopre un ruolo chiave nella governance e nello sviluppo strategico degli scali del Sistema, con un focus specifico sulla pianificazione integrata, sulla sostenibilità e sull’innovazione tecnologica. L’Ufficio sarà composto dal segretario generale dell’Ente, Tito Vespasiani, e da due nuclei interni: il Dipartimento Tecnico, con il direttore Francesco Di Leverano, e il Dipartimento di Esercizio, con il direttore Pietro Bianco”.
Questa struttura, è l’intenzione, “coordina la pianificazione territoriale con le altre autorità pubbliche competenti (Regioni, Comuni, Ministeri) e svolge un ruolo di coordinamento con la Pianificazione Urbana e Territoriale, garantendo un’integrazione efficace con il territorio circostante. Inoltre, collabora con gli Enti locali e le Istituzioni nazionali per la definizione di progetti infrastrutturali portuali e retroportuali; fornisce supporto tecnico per l’accesso ai finanziamenti pubblici (nazionali ed europei) destinati allo sviluppo portuale; favorisce l’implementazione di sistemi innovativi per la gestione delle operazioni portuali e della logistica”.
Nella nota si aggiunge poi che “in tempi brevi, l’Ufficio verrà implementato adeguatamente da strutture specialistiche tecniche che integreranno le singole specifiche e le diverse discipline al fine di produrre un documento, in coordinamento con una pianificazione portuale nazionale, in grado di definire la strategia di sviluppo futuro dello scalo barese”.
Un apporto esterno già noto è quello dell’ex presidente dell’Adsp Ugo Patroni Griffi, chiamato nella veste di “coordinatore”: “Il Piano Regolatore del porto di Bari risale al 1974” ha commentato: “È stato approvato due anni prima del Prg di Bari. Entrambi i piani (che dialogavano) erano stati elaborati dai più grandi progettisti e urbanisti dell’epoca: Ugo Tomasicchio e Ludovico Quaroni. A cinquanta anni di distanza, -conclude- è ora di dotare Bari di un nuovo Prp che possa non solo sostenere i traffici dei prossimi 50 anni, ma anche valorizzare il retroporto e riconciliare la città con il porto”.
“L’avvio dell’Ufficio di Piano segna un momento significativo per la crescita e per l’innovazione del porto di Bari” ha dichiarato Donato Liguori, direttore generale per i porti, la logistica e l’intermodalità del Mit: “Il Ministero segue con grande interesse questa iniziativa che conferma la capacità dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale di costruire sinergie virtuose tra pianificazione portuale e sviluppo urbano. Affiancare la programmazione dell’Ente a quella del Comune è un modello vincente in grado di garantire un’integrazione funzionale e un’interconnessione efficace tra il porto e la città, valorizzando il tessuto economico e sociale di tutto il territorio”.
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