Il Comune di Genova in pressing su Maersk per evitare i quattro licenziamenti
L’azienda per ora appare irremovibile anche di fronte alla proposta di procedere invece a quattro uscite volontarie o prepensionamento

La protesta sindacale per il licenziamento di quattro lavoratori di Maersk Italia presso la sede di Genova entra nel vivo.
I sindacati confederali Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti riferiscono che l’assessore comunale allo Sviluppo economico, Lavoro e Rapporti sindacali, avv. Mario Mascia, “ha convocato le organizzazioni sindacali e l’azienda Maersk in merito al licenziamento di quattro lavoratori avvenuto la scorsa settimana, a seguito anche della giornata di sciopero del 22 gennaio 2025”.
I rappresentanti dei lavoratori hanno rappresentato nuovamente il forte disaccordo sulle modalità di gestione e comunicazione adottate da Maersk. “Disappunto – si legge in una nota – condiviso anche dall’Assessore Mascia, che ha auspicato un ripensamento sostanziale da parte dell’azienda, chiedendo il reintegro dei quattro lavoratori coinvolti, o quantomeno la messa in campo di soluzioni alternative volte ad aiutare queste persone a ricollocarsi immediatamente”.
L’azienda non ha per il momento rappresentato aperture in merito al reintegro delle persone coinvolte.
Le organizzazioni sindacali chiedono che la procedura di licenziamento sia legata a quattro posizioni, e non più a nominativi specifici. “In questo modo – dicono i sindacati – sarebbe possibile individuare quattro persone all’interno di tutta l’azienda disposte ad andare in prepensionamento, o ad uscire in modo volontario con un incentivo, andando a permettere la ricollocazione in altri ruoli dei quattro lavoratori finora addetti al Customer Service Workflow”.
L’assessore ha riconvocato un incontro per la prossima settimana.
“Auspichiamo che l’azienda in questi giorni valuti attentamente tutte le osservazioni e proposte che sono state avanzate dalle OO.SS. e dall’assessore, e che voglia collaborare al fine di trovare una soluzione positiva a questa vicenda che, a nostro avviso, e non solo, è stata gestita con grande superficialità e senza rispetto per i lavoratori impattati” conclude la nota. “Ricordiamo che c’è in gioco il posto di lavoro e fonte di reddito di quattro persone, lavoratori con esperienza, valore e, soprattutto, diritto alla dignità personale”.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER QUOTIDIANA GRATUITA DI SHIPPING ITALY
SHIPPING ITALY E’ ANCHE SU WHATSAPP: BASTA CLICCARE QUI PER ISCRIVERSI AL CANALE ED ESSERE SEMPRE AGGIORNATI