Anche i porti liguri in subbuglio per la riorganizzazione delle Dogane
Dopo Ravenna, proteste e interrogazioni parlamentari anche per il declassamento di Savona e La Spezia

Anche la Liguria è stata coinvolta dal processo di riorganizzazione territoriale dell’Agenzia dei Monopoli e delle Dogane e, come altrove (ad esempio Ravenna), la cosa ha creato malcontento nella comunità portuale.
In particolare la direzione regionale (che comprende Genova, La Spezia e Savona) passerà nei prossimi mesi (la riorganizzazione entrerà in vigore progressivamente nel 2025) dalla prima alla quarta fascia su sette totali e gli uffici di Savona e La Spezia rispettivamente dalla prima alla seconda e dalla seconda alla terza.
Sul tema s’è mosso, con una lettera ai parlamentari, il direttore generale di Spediporto, Giampaolo Botta, spiegando che il declassamento ha non solo una valenza ‘politica’ di riconoscimento dell’impatto della portualità ligure sul tessuto economico del paese, ma risvolti pratici, perché significa meno personale a disposizione, piante organiche più ristrette, revisione al ribasso degli inquadramenti e di conseguenza problemi gestionali.
L’appello ha trovato accoglienza nel Consiglio regionale della Liguria, che ha approvato unanimemente un ordine del giorno proposto dal consigliere Gianni Pastorino, che ha denunciato l’ingiustificata penalizzazione dei porti liguri e sollecitato il Governo a intervenire. A ciò ha fatto seguito un’interrogazione del senatore Lorenzo Basso (Partito Democratico).
“Il declassamento – ha detto Basso – rappresenta un grave rischio per l’efficienza dei controlli e per la competitività dei porti liguri, che costituiscono un pilastro strategico per l’economia italiana, e un colpo inferto a una regione che movimenta oltre il 50% del traffico container nazionale e genera un gettito erariale di 4,6 miliardi di euro all’anno. Non si possono ignorare l’importanza e il ruolo centrale dei porti di Genova, Savona e La Spezia. Chiedo al Governo di rivedere immediatamente questa decisione e di restituire alla Liguria il ruolo e le risorse adeguate al peso economico e strategico del suo sistema portuale. È essenziale garantire controlli doganali efficienti e rapidi per tutelare la competitività della nostra portualità a livello internazionale”.
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