La nave Guang Rong verso il sequestro dopo l’incaglio e la collisione a Marina di Massa
Nelle prossime ore la priorità sarà circondare lo scafo con panne antinquinamento ed estrarre il carburante. Solo in seguito si procederà con la rimozione

Dopo lo spavento per il sinistro marittimo occorso nella tarda serata di ieri alla nave Guang Rong lungo le coste tra Marina di Carrara e Massa a causa del forte vento di libeccio e delle condizioni marine avverse, si inizia a fare la conta dei danni e soprattutto si procede con il coordinamento delle attività utili a stilare un piano d’intervento finalizzato a prevenire potenziali rischi di inquinamento.
Nelle scorse ore si è tenuta una prima riunione presso la locale Capitaneria di porto, seguita poi da un altro appuntamento in procura perchè, secondo quanto appreso da SHIPPING ITALY, la nave (costruita 24 anni fa in Cina) verrà posta sotto sequestro a seguito dell’apertura di un’indagine utile ad accertare le cause del sinistro marittimo e le ragioni tecniche per cui lo scafo sia diventato ingovernabile da parte dell’equipaggio (tratto in salvo senza feriti) finendo per danneggiare gravemente la parte finale del pontile che si estende dalla spiaggia di Marina di Massa. A pagare i danni a terzi sarà il P&I club Steamship Mutual, assicurazione mutualistica rappresentata in Italia dalla società di brokeraggio Cambiaso Risso Marine e dall’avvocato Marco Paggini dello studio legale Vaudo Paggini & C. di Livorno. Il perito incaricato di occuparsi del sinistro per conto del P&I Club e della società di brokeraggio assicurativo è Marco Calabria, esperto surveyor della società Mare (Marine Experts).
Il procuratore capo Piero Capizzoto ha confermato che la procura ha avviato “indagini preliminari finalizzate all’accertamento, nel pieno rispetto delle garanzie difensive, di eventuali profili di colpa che possano avere avuto incidenza causale sul naufragio”; per questo è stato disposto il sequestro della nave “previa esecuzione delle attività necessarie alla sua completa messa in sicurezza”.
La società di antinquinamento Labromare e quella di rimorchio Fratelli Neri sono state già preallertate dall’autorità marittima per intervenire, non appena il mare si sarà calmato, al fine di delimitare lo specchio acqueo attorno alla nave prevenendo il rischio di possibili sversamenti in mare di carburante. Dal momento che il fondale è sabbioso lo scafo non dovrebbe avere subito falle ma qualsiasi rischio non può essere sottovalutato dal momento che a bordo ci sono 100 tonnellate di bunker e 6.000 litri di olio lubrificante.
Il carico, rappresentato da circa 9mila tonnellate di pietrisco acquistato da Fincantieri, imbarcato nel porto di Marina di Carrara e destinato ai lavori della nuova diga di Genova, è rimasto quasi totalmente in stiva non cadendo in mare.
Chi indaga sul sinistro avrà il compito di ricostruire e capire, anche grazie ai dati registrati dal Vdr (voyage data record) di bordo, quali possano essere state le cause del sinistro e se siano riconducibili solo alle avverse condizoni meteo-marine o se invece abbiano contribuito altre ragioni di carattere tecnico legate ad esempio al malfunzioanmento di sistemi o di macchinari insatllati a bordo. Un approfondimento quasi scontato riguarderà ad esempio i motivi per qui questa stessa nave, oggi di proprietà della società Sea Commander Srl (riconducibile a vari membri della famiglia Boscolo Contandin di Chioggia), fino a un paio d’anni fa della Nuova Co. Ed.Mar Srl (nel fattempo finita in concordato preventivo) e ora operata tramite un contratto di noleggio a scafo nudo dalla Stema Srl di Venezia (amministrata e controllata da Stefano Marinzulich), nel recente passato fosse stata oggetto di fermo amministrativo da parte dell’autorià marittima sia a Genova che in Toscana per gravi deficienze in materia di safety (fra queste anche criticità al motore principale, agli equipaggiamenti di emergenza, struttura nave, nonché la sicurezza dell’equipaggio e il sistema di gestione della sicurezza). Ogni volta era stata poi ‘rilasciata’ dalla Guardia Costiera e aveva potuto fare ritorno alla navigazione dopo aver riparato i guasti rilevati.
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La nave cargo Guang Rong, battente bandiera cipriota, resa ingovernabile dalle condizioni del mare si è schiantata contro il pontile di Marina di Massa. Salvo l’equipaggio. Si teme il disastro ambientale per la perdita di gasolio mentre il carico per fortuna è inerme. pic.twitter.com/IN1rLo045h
— Lauro Lenzoni (@LauroLenzoni) January 29, 2025
🚨 La nave cargo Guang Rong a Marina di Massa. Ora. pic.twitter.com/pm4amV86kD
— Lauro Lenzoni (@LauroLenzoni) January 29, 2025