Rimorchio in emergenza per la nave italiana Teliri in Atlantico
La posacavi dell’ex Telecom Elettra, che fra aprile e luglio è attesa a Genova, è stata costretta a richiedere un salvataggio d’altura in Bretagna a causa di un’avaria

Brutta avventura per la nave posacavi battente bandiera italiana Teliri.
Partita da Calais una decina di giorni fa per raggiungere Trapani, la nave della società romana Elettra Tlc, ex società Telecom divenuta nel 2010 parte del gruppo francese Orange Marine specializzato in lavorazioni offshore di varia natura, s’è trovata in difficoltà mentre navigava a circa 200 miglia nautiche da Penmarc’h, nel sud della Bretagna. La nave costruita nel 1996, lunga 111,5 metri, capace di ospitare 68 persone di equipaggio e di trasportare 2.400 tonnellate di cavi, sarebbe stata vittima di un’avaria, con problemi di propulsione, e avrebbe anche incominciato a imbarcare acqua secondo quanto riferito dalla testata locale Télégramme.
Elettra si è quindi rivolta a Boluda, che da Brest ha fatto partire il rimorchiatore d’altura Abeille Bourbon, il quale, raggiunta Teliri, l’ha ricondotta a Brest dopo un’operazione di recupero e traino durata oltre 40 ore. Elettra dovrà ora valutarne le condizioni, dal momento che la nave è prevista esser impiegata a Genova fra aprile e luglio per la posa di un cavo per conto della società Unitirreno Spa.
La flotta di Orange Marine è composta da sette navi. Quattro di loro sono armate direttamente in bandiera francese dal gruppo Sophie Germain, Pierre de Fermat, Léon Thévenin, René Descartes). Le altre operano sotto la controllata italiana Elettra in bandiera italiana (Teliri, Antonio Meucci e la nave da ricognizione Urbano Monti).
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