Il bradisismo mette a rischio i traghetti a Pozzuoli e il trasporto di rifiuti dalle isole
Oltre alle lamentele di Medmar anche la compagnia di navigazione Traspemar ha scritto alla Giunta Regionale campana e alla prefettura chiedendo una soluzione in tempi rapidi anche per ragioni di sicurezza

Il fenomeno del bradisismo che interessa a Napoli l’area Flegrea e impatta direttamente il porto di Pozzuoli rischia di mettere in grave difficoltà soprattutto i traghetti che collegano la terra ferma con le isole del Golfo. A rischio è l’utilizzo degli slot di ormeggio con conseguenti ricadute negative sulla stagione turistica 2025 per i collegamenti con Ischia e Procida a breve distanza dalle festività pasquali e con la stagione estiva alle porte. Secondo gli armatori la soluzione nel breve periodo starebbe nella possibilità per la Regione Campania di realizzare gli scivoli sulle banchine puteolane mentre il presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno Centrale (che però non ha competenza sul porto di Pozzuoli) si è detto pronto a valutare l’alternativa di portare i traghetti a Napoli trovando un compromesso con le linee che già oggi ormeggiano in banchina.
In una lettera indirizzata alla Regione Campania la compagnia armatrice Traspemar (Trasporti speciali marittimi), che si occupa di trasporto di carburanti e rifiuti con le navi Giuseppina Prima e Don Angelo, ha scritto una lettera alla Giunta regionale della Campania e per conoscenza alla prefettura dove lamenta a Pozzuoli “l’aggravamento delle condizioni portuali” e le “difficoltà oggettive nello svolgimento delle operazioni commerciali di sbarco e imbarco di automezzi di rifiuti urbani, rifiuti speciali, pericolosi e non pericolosi, a causa dell’innalzamento della banchina dovuto ai fenomeni di bradisismo e maree”.
Nella missiva si evidenziano “le criticità operative che impattano sia sulla sicurezza delle manovre d’ormeggio delle unità navali che sull’efficienza del servizio offerto agli autotrasportatori”.
Traspemar chiede quindi alla Regione Campania, “al fine di scongiurare disservizi e conseguentemente eventuale sospensione del servizio di pubblica utilità per il trasporto di rifiuti presso gli impianti di smaltimento in terraferma” di “intervenire con urgenza per valutare soluzioni adeguate a mitigare gli effetti del bradisismo sul porto di Pozzuoli, al fine di ripristinare le condizioni ottimali per le operazioni commerciali con garanzia di continuità del servizio marittimo in sicurezza ed efficienza”.
Le medesime criticità sull’approdo puteolano riguardano anche la compagnia di navigazione Medmar che a SHIPPING ITALY dice: “attualmente le difficoltà per gli imbarchi e sbarchi dalle navi sono per tutti i mezzi pesanti e non solo per quelli dei rifiuti; la Caremar ha da una settimana sospeso la bigliettazione per i bus turistici e
i camper e più in generale tutte le compagnie che operano nell’approdo flegreo stanno valutando decisioni analoghe specie per i mezzi pesanti che trasportano merci, di ogni genere per le isole di Ischia e Procida”.
Da Medmar inoltre aggiungono: “Se si arrivasse al blocco di questa tipologia di veicoli questo sarebbe un problema piuttosto serio: il porto di Pozzuoli è il maggiore hub portuale per le due isole per il traghettaggio di veicoli, con quasi 300.000 in arrivo e partenza ogni anno, e oggi l’innalzamento delle banchine rende difficoltosi e poco sicuri anche gli imbarchi e sbarchi delle autovetture”.
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