Concorso per diventare piloti dei porto: reintrodotto il limite d’età da 27 a 42 anni
L’annuncio all’assemblea di Fedepiloti, a poche ore dall’invio del documento del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture a tutte le Capitanerie di Porto. Al via anche il rinnovo delle tariffe

Roma – Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha reintrodotto il limite d’età per partecipare ai concorsi per diventare Pilota del Porto. Lo ha detto Patrizia Scarchilli, Direttore generale per il Mare, il Trasporto marittimo e per le vie di acqua interne del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nel suo intervento alla 78ª assemblea di Fedepiloti.
“Ieri (7 aprile, ndr) – ha spiegato la dirigente del MIT – abbiamo trasmesso alle Capitanerie di Porto uno schema di bando di concorso, condiviso con la Federazione, che recepisce le segnalazioni di criticità rappresentate rispetto a quelli inviati nel 2019. Il nuovo bando reintroduce in via sperimentale i limiti di età per la partecipazione al concorso a 42 anni e quello minimo a 27, per assicurare la maturità professionale dei piloti in considerazione del ruolo di estrema responsabilità loro attribuito, anche sulla scorta delle valutazioni effettuate rispetto ai concorsi che stanno svolgendo gli ormeggiatori, e nel rispetto del principio di proporzionalità tra età massima per l’accesso alla professione e impegno fisico richiesto per lo svolgimento del servizio di pilotaggio e di quello di non discriminazione che legittimano la previsione di un limite d’età per accesso alla professione. Inoltre, viene modificata la modalità con la quale vengono valutati i titoli rispetto ai requisiti relativi alla navigazione di accesso al concorso, nel senso di prescindere la distinzione tra titoli e requisiti. Io credo che questi provvedimenti che abbiamo messo in piedi possano favorire e aiutare le Corporazioni e migliorare il rapporto con l’amministrazione”.
Tra le novità che arrivano dal MIT anche l’avvio del rinnovo delle tariffe per il triennio 2025 – 2027, “che dovrà tenere conto della contrazione dei traffici e sugli effetti sui proventi dalle attività di pilotaggio. Utilizzeremo i meccanismi elaborati nel 2022 – ha spiegato Scarchilli -, che hanno portato a un grande risultato, caratterizzato da principi di trasparenza, proporzionalità, economicità, anche grazie al dialogo sempre costante coi vertici di Fedepiloti e con gli armatori, senza diminuire gli standard di sicurezza”.
Un’altra delle novità introdotte è quella del nuovo regolamento di funzionamento delle Corporazioni, trasmessa a tutte le Capitanerie di Porto, attraverso il quale sono sai definiti in maniera più chiara e trasparente i rapporti tra i Piloti e la Corporazione. “Il nuovo regolamento è complementare alla normativa del Codice della Navigazione che, pur avendo più di 80 anni, continua ancora a regolare tutto il settore marittimo e portuale dimostrando di essere ancora attuale”. Il regolamento definisce diversi aspetti del lavoro dei Piloti nei porti, la gestione contabile delle Corporazioni, rapporti giuridici tra Piloti e la Corporazione. “Fondamentali – ha aggiunto la dirigente – risultano le norme in tema di formazione dei Piloti perché ricordo sempre che la formazione è importante per evitare incidenti sul luogo di lavoro così come l’informazione sulle dotazioni di sicurezza per il lavoratore”.
Il vertice dell’amministrazione, nella riorganizzazione del Ministero, ha inserito i servizi tecnologici nella Direzione del mare, “perché abbiamo constatato – spiega Scarchilli – come ci sia una stretta correlazione tra la professionalità del mare, ossia i marittimi che operano sulle navi e tutti coloro hanno un supporto delle navi, ossia piloti, ormeggiatori, marittimi che lavorano sui rimorchiatori”.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER QUOTIDIANA GRATUITA DI SHIPPING ITALY
SHIPPING ITALY E’ ANCHE SU WHATSAPP: BASTA CLICCARE QUI PER ISCRIVERSI AL CANALE ED ESSERE SEMPRE AGGIORNATI