Chiusa l’acquisizione dei terreni per il nuovo terminal crociere di Venezia
Acquisto da 16 milioni e investimenti per 67 milioni, struttura pronta nel 2028 presso l’area sita sul Canale Nord Sponda Nord mentre al nuovo terminala auto sbarcherà la Volkswagen

A 10 mesi dal preliminare di acquisto, il Commissario per le crociere di Venezia, Fulvio Lino Di Blasio, presidente della locale Autorità di sistema portuale, ha reso nota la sottoscrizione con la società in house dell’ente Apv Investimenti del contratto d’acquisto dalla Società Intermodale Marghera s.r.l. dell’area sita sul Canale Nord Sponda Nord su cui sorgerà il nuovo terminal per navi da crociera di lunghezza fino a 300 metri che accederanno dal Canale Malamocco-Marghera. I terreni sono stati rilevati al costo complessivo di circa 16 milioni di euro.
Nell’area sono stati avviati e sono attualmente in corso i lavori di realizzazione degli impianti per l’elettrificazione del nuovo terminal crociere e delle banchine, appalto aggiudicato a Nbi del gruppo Webuild per 18,5 milioni di euro.
“Il Commissario – ha spiegato una nota – ha inoltre completato la progettazione definitiva del nuovo Terminal passeggeri e delle due banchine – redatto da un raggruppamento di professionisti con capogruppo il Consorzio Ingegneria Opere Marittime, costituito da Technital S.p.A. di Verona e Modimar S.rl. di Roma – che sarà inviata entro la prossima settimana alla Commissione nazionale Via presso il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Il futuro Terminal crociere, progettato su due livelli, occuperà una superficie di circa 10.000 mq e sarà dotato di impianti di ultima generazione per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Il terminal comprenderà anche sale arrivi e riconsegna bagagli, a servizio delle due navi che ormeggeranno presso la nuova banchina. Previste anche opere di marginamento per la messa in sicurezza ambientale dell’area, in continuazione col tratto già realizzato dal Provveditorato alle Opere Pubbliche. Completeranno l’intervento gli spazi da destinarsi a posto di frontiera, con annessa dotazione di uffici riservati alle forze dell’ordine e di controllo, viabilità pedonale protetta e viabilità riservata ai mezzi pesanti impegnati nel rifornimento delle navi. L’importo dei lavori stimato in questa fase progettuale ammonta a oltre 67 milioni di euro e si prevede la piena operatività del nuovo Terminal passeggeri e delle banchine nella stagione crocieristica 2028”.
Sempre a proposito del porto di Marghera il presidente dell’Adsp, Fulvio Lino Di Blasio, ha svelato che sarà la casa automobilistica tedesca Volkswagen a insediarsi nel nuovo terminal auto che prenderà forma a Marghera. “Si tratta di un terminal privato, in canale sud, con banchina pubblica che noi abbiamo accordato, e che sarà specializzato sull’automotive. Sarà presentato proprio a Monaco” in occasione della fiera Transport Logistic.
Lo scorso febbraio era stata rilasciata la concessione alla Vezzani del gruppo Gavioli, intenzionata a realizzare un terminal auto sulle aree ex Sirma di Marghera. La stessa port authority aveva fatto sapere che si tratta di una concessione della durata di 25 anni, con “un accosto navi costituito da un pontile a giorno in cemento armato di 120 metri realizzato in aderenza alla sponda della darsena, attualmente dismesso e che necessita di interventi strutturali per poter essere utilizzato, e la porzione di fascia demaniale retrostante l’accosto di circa 295 metri e profonda circa 10 metri. Qui la società si è impegnata a realizzare interventi per 5,1 milioni di euro, includendo il rinforzo strutturale e l’ampliamento del pontile Sirma, l’Installazione di mooring dolphin per la protezione del pontile e l’attracco delle navi, l’escavo del fondale in prossimità dell’accosto per garantire un pescaggio omogeneo in banchina, la posa di bitte d’ormeggio lungo la fascia demaniale e la sistemazione della pavimentazione e del piano di calpestio della fascia demaniale”.
Contro il rilascio della concessione alla Vezzani per il nuovo terminal auto ha pero presenttao ricorso al tar del Veneto la società san Marco Petroli secondo quanto si apprende da un decreto dello stesso presidente della port authority veneta.
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