Jens Peder Nielsen si è insediato al vertice di Adria Port a Trieste
A lui affidato la fase di completamento e di start up del nuovo terminal multipurpose che sorgerà a Trieste

Il manager portuale Jens Peder Nielsen si è ufficialmente insediato al vertice della società Aquila Srl, il nuovo terminal multipurpose controllato dagli ungheresi di Adria Port e in via di realizzazione nel porto di Trieste.
A ‘incoronarlo’ è stato Peter Garai, a.d. di Adria Port Ltd, che ha sottolineato come l’esperto manager apporti al progetto “una grande esperienza nella gestione e nello sviluppo dei terminal”; poi ha aggiunto: “Siamo entusiasti di averlo a bordo per contribuire alla costruzione e alla gestione del nostro terminal polifunzionale di Trieste. Grazie per aver riposto la vostra fiducia in noi e nel nostro progetto!”.
Il diretto interessato (che farà la sua prima uscita pubblica nel nuovo ruolo il prossimo 9 maggio al Business Meeting “Traghetti e Ro-Ro” a Genova, proprio pochi giorni fa aveva scritto un messaggio di commiato da Dfds dopoaver preso parte al suo ultimo Consiglio amministrazione come amministratore delegato del terminal ro-ro di Trieste controllato da Dfds, Samer Seaports & Terminals Srl. “Il mio periodo alla guida della società terminalistica si conclude dopo quasi 7 anni, interessanti e (per lo più) meravigliosi. Mi sono divertito a lavorare con un team di colleghi altamente dedicati e appassionati, che hanno davvero tutto per crescere. Ringrazio Peder Gellert Pedersen per avermi affidato questo incarico, nel 2018, e ringrazio Lars Hoffmann Kemal Bozkurt e il partner locale di Dfds, Enrico Samer, per il prezioso supporto e la guida nel corso degli anni”.
Il messaggio poi prosegue con la nuova avventura professionale: “Non vedo l’ora di continuare la mia carriera come amministratore delegato di Aquila Srl, controllata dalla società statale ungherese Adria Port Zrt. Nei prossimi anni costruiremo (e poi gestiremo) un terminal polifunzionale all’avanguardia nel porto di Trieste, aperto per servire le attività ro-ro, container, general cargo e project cargo, in generale, e per promuovere il commercio ungherese in particolare. Ringrazio Péter Garai per avermi dato questa fantastica opportunità”.
Il nuovo terminal multipurpose sorgerà a Noghere, nelle aree ex Aquila del porto di Trieste. Nel 2020 a vendere l’area di 320 mila mq furono le società italiane Teseco e Seastock; a suo tempo era stato comunicato che l’operazione prevede un investimento complessivo di 100 milioni di euro tra acquisto, messa in sicurezza ambientale e sviluppo del progetto. Lo scorso autunno sono stati avviati i lavori di costruzione presso il canale navigabile; le prime opere di banchinamento sono state affidate a un raggruppamento di aziende guidato da Taverna e di cui fanno parte anche Rcm Costruzioni e Vianini, per un valore dell’appalto di circa 33 milioni comprendente anche dragaggi e interventi di collegamento alla viabilità. I lavori di banchinamento risulteranno in un accosto di 350 metri di lunghezza con una profondità di fondale da 11 metri. Secondo i progetti banditi dall’Autorità di sistema portuale del Mar Adriatico orientale, con il banchinamento parziale del terminal ro-ro Noghere nel porto di Trieste, le stime parlano di “un volume aggiuntivo di traffico pari a 300.000 Teu equivalenti, con una quota modale ferroviaria pari a 2.500 treni/anno”.
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