Primo trimestre di crescita per i porti veneti
Bene i traffici container e le rinfuse solide, mentre calano i crocieristi

Trimestre positivo per i traffici dei porti dell’Autorità di sistema portuale del mar Adriatico settentrionale: +4,3% a Venezia e +29,3% a Chioggia in termini di tonnellate movimentate rispetto ai primi tre mesi del 2025.
Nel capoluogo la merceologia principale delle merci in colli (2,4 milioni di tonnellate su quasi 5,9 totali) ha chiuso con un +1,4%, frutto della crescita nel comparto contenitori (1.232.889, pari al +10,1%, per 124.194 teu, +11,1%) e del lieve calo nei ro-ro (591.225 tonnellate, -0,5%) e del brusco arresto delle restanti general cargo (543.726 tonnellate, -12,2%).
Molto positivo il dato delle rinfuse solide (1.846.142 tonnellate, +21,2%), trainato da cereali (224.387 tonnellate, +220%), prodotti metallurgici (577.010 tonnellate, +53,6%) e cemento e materiali edili (498.658 tonnellate, +18%), alimentati questi ultimi, secondo l’Adsp, “dal crescente fabbisogno del settore edile nel contesto della necessità di accelerare i cantieri delle opere legate ai finanziamenti Pnrr, nonché ai lavori infrastrutturali previsti in vista delle prossime Olimpiadi invernali Milano-Cortina”.
In calo del 6,1% (1.682.371 tonnellate complessive), le rinfuse liquide, fra le quali i prodotti chimici (276.098 tonnellate, -8,7%) fanno peggio dei raffinati (1.320.207 tonnellate, -4,1%).
In rialzo le movimentazioni a Chioggia: 220.602 tonnellate (per oltre il 40% materiali edili), pari al +29,3% sul primo trimestre 2024. Relativamente significativo, data la stagione, il calo dei crocieristi a Venezia, che tuttavia è stato marcato: 7.029 unità, pari al -39,5%.
Fulvio Lino Di Blasio, presidente dell’Autorità di sistema portuale veneta, ha così commentato: “Il 2024 è stato l’anno delle sfide in cui porti di Venezia e Chioggia hanno dimostrato di avere numeri, energie e caratteristiche per competere anche in un contesto di incertezza geopolitica, garantendo una crescita in tutti i settori chiave nonostante le ripetute fibrillazioni cui sono state sottoposte le catene di approvvigionamento globali e i conseguenti aumenti dei costi e dei tempi di percorrenza delle rotte. Questa resilienza e questa capacità di cogliere le nuove opportunità trovano ora conferma nei dati positivi del primo trimestre 2025. Venezia e Chioggia, unici porti regolati italiani, si confermano, inoltre, uno snodo strategico per il Paese per quanto riguarda il traffico di prodotti alimentari, rinfuse, e prodotti siderurgici e materiali per l’edilizia destinati all’industria e alle costruzioni, oltre che per l’export di prodotti finiti realizzati dalla manifattura del nordest”.
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