Sciopero del bunker nei porti di Genova e Savona il 16 maggio
Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti preoccupate per le conseguenze occupazioni dell’ingresso di una nuova azienda (Petromar) all’interno degli scali liguri

Il rifornimento di carburante alle navi negli scali dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure occidentale sarà in sciopero nella giornata di venerdì 16 maggio.
Ad annunciarlo in una nota sono state le sigle sindacali Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti.
“Sarà di 24 ore lo sciopero del personale della Ciane, società operante nel servizio del bunkeraggio dei porti di Genova e Savona. Filt Cgil, Fit Cisl e Uil trasporti sono fortemente preoccupate per le conseguenze dell’ingresso di una nuova azienda all’interno dei porti di Genova e Savona, subentro che potrebbe avere pesanti ripercussioni sull’occupazione del comparto. Per sollecitare interventi a tutela dei lavoratori della Ciane, Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti Uil hanno quindi proclamato 24 di sciopero che, fatti salvi i diritti minimi garantiti, vedrà la sospensione dell’attività di bunkeraggio per la giornata del 16 maggio. Nelle scorse settimane i sindacati hanno chiesto un incontro alle capitanerie di Porto di Genova e Savona e all’Autorità di Sistema Portuale”.
La ‘minaccia’ è rappresentata dall’ormai prossimo arrivo di un’unità bettolina della nuova concessionaria Petromar S.r.l., società che già da un paio d’anni ha ottenuto l’autorizzazione a fornire il servizio di rifornimento di carburante via bettolina alle navi negli scali liguri.
Già a fine marzo la rappresentanza sindacale dai marittimi della società Ciane Spa di Genova aveva lanciato un allarme legato in particolare alla sicurezza. In una lettera indirizzata alla locale Capitaneria di porto hanno scritto: “Già preoccupati dall’impatto sugli attuali livelli occupazionali che l’arrivo di mezzi della società Petromar S.r.l., nuova concessionaria nel servizio di bunkeraggio nei porti di Genova e Savona, visto e considerato che il volume trasportato da Getoil (società controllante di Petromar S.r.l.) occupa oggi circa il 30% del totale, ancor più preoccupazione desta la reale possibilità, peraltro già comunicata dall’azienda Ciane Spa, che dal servizio di bunkeraggio vengano dismessi mezzi oggi in attività, armati con personale italiano e locale altamente formato e specializzato, nonché particolarmente performanti per le loro caratteristiche tecniche (propulsione azimutale, doppio scafo), a garanzia di operatività con alti standard in materia di sicurezza e di prevenzione degli inquinamenti da idrocarburi, essendo il servizio stesso particolarmente rischioso a causa del trasporto di grandi quantitativi di bunker”. Per dare un dato significativo le unità navali operate da Ciane hanno tutte capacità totale di circa 2.500 tonnellate, intesa come portata totale di fuel e gasolio.
“Gli aspetti per cui abbiamo ritenuto di offrire un contributo tecnico e di sensibilizzare autorità e istituzioni competenti – avevano fanno sapere i rappresentanti dei lavoratori -riguardano la volontà di evidenziare gli attuali standard del servizio, raggiunti faticosamente da Ciane S.p.a. nel corso degli anni tramite investimenti mirati. È indiscutibile la necessità di una giusta e leale concorrenza, che può solo migliorare gli standard e la qualità del servizio, ma secondo noi è altresì imprescindibile la necessità di misure adeguate che garantiscano il mantenimento o l’eventuale innalzamento dei livelli di sicurezza”.
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