Sers (Msc) si riaggiudica la concessione per il rimorchio in porto a Ravenna
L’operatore incumbent si è fatto avanti con una offerta del valore di circa 413 milioni di euro per 15 anni

Operatore incumbent, e unico offerente nella gara avviata lo scorso novembre dalla port authority (in supporto alla locale Capitaneria di Porto), Sers – al secolo Società Esercizio Rimorchi e Salvataggi Srl, parte del gruppo Medtug (controllato da Msc) – si è aggiudicata per altri 15 anni la concessione per svolgere il servizio di rimorchio nel porto di Ravenna, dove alla attività consueta si sta aggiungendo quella a favore della nave rigassificatrice Bw Singapore.
Un avviso pubblicato in Gazzetta Europea informa più nel dettaglio che la società si è fatta avanti con una offerta del valore di circa 413.253.465 euro, sui 432.213.285 posti a base del procedimento. La proposta di aggiudicazione, si apprende, era stata formulata già lo scorso 12 marzo, mentre ieri, 7 maggio, è stato deliberato il rilascio dell’atto concessorio.
Come accennato sopra, la tradizionale attività di rimorchio effettuata da Sers a Ravenna andrà progressivamente mutando prima con l’entrata in servizio al largo dello scalo del nuovo rigassificatore di Snam e poi con la realizzazione della nuova diga frangiflutti a protezione sua e delle navi metaniere che lo riforniranno. Questa nuova struttura del servizio si è riflessa nel bando di gara, che ha regolamentato le distinte attività – ovvero quella portuale e quella a favore della Fsru – con tariffe, assetti e contabilità ad hoc, pre e post costruzione della diga, dettagliando anche quanti equipaggi destinare all’una e all’altra.
Da ricordare che il bando era stato inizialmente criticato da Confitarma, che ne aveva chiesto l’annullamento sulla base della considerazione che l’unico soggetto in grado di avere la disponibilità dei mezzi nautici richiesti, nei tempi indicati (l’inizio dell’attività era stimato ad aprile 2025), sarebbe stata solo la stessa Sers. La confederazione aveva anche prospettato alcune soluzioni alternative quali una proroga della concessione per il servizio portuale all’operatore uscente insieme all’affidamento, temporaneo, a suo favore (o in alternativa a un consorzio, qualora non fosse stato disponibile) di quello per il rigassificatore, il tutto fino a un nuovo termine, più in là nel tempo, di avvio del servizio complessivo. Successivamente Confitarma aveva confermato “pubblicamente la piena condivisione dell’attuale assetto normativo” che regola l’assegnazione delle concessioni.
F.M.
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