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Agitazione fra i marittimi dei rimorchiatori di Ravenna

Sers respinge le accuse di Uiltrasporti di chiusura sul tema dei carichi di lavoro eccessivi legati anche alla nuova concessione

di REDAZIONE SHIPPING ITALY
21 Maggio 2025
Stampa
Francesco Paolo (Gesmar) AM_2781

Da poco confermata, la nuova concessione dei servizi di rimorchio portuale a Ravenna ottenuta da Sers – Società Esercizio Rimorchi e Salvataggi Srl, entrata a far parte da qualche anno del gruppo Medtug controllato da Msc – rischia di essere la miccia di uno scontro sindacale fra lavoratori e azienda.

È quanto si desume dal contenuto di una nota della locale segreteria di Uiltrasporti, inviata ad azienda e istituzioni competenti per proclamare lo stato di agitazione. “A partire dal 2002 si è consolidata una situazione di iniquità retributiva, che consiste in: tre livelli salariali differenti; due livelli differenti di ferie, riposi e riposi compensativi a parità di qualifica. Nel corso del tempo, si è registrata una progressiva riduzione del costo del lavoro, ottenuta attraverso il taglio dei giorni di riposo annuali, delle ferie e dei riposi compensativi. Il Contratto Integrativo Aziendale risulta in stallo dal 2012, senza alcun progresso concreto. L’incremento del traffico portuale ha determinato un aggravamento delle condizioni di lavoro: gli equipaggi sono spesso sottoposti a turni giornalieri fino a 12 ore consecutive di attività che, talvolta, superano anche le 14 ore di lavoro, in un contesto ad alta responsabilità legato alla sicurezza della navigazione. Tale situazione compromette gravemente il recupero psicofisico dei lavoratori e la sicurezza delle operazioni stesse” si legge nella parte iniziale della missiva.

È qui che per Uiltrasporti si inserisce la nuova concessione, a rischio, secondo il sindacato, d’aggravare la situazione descritta: “A partire da settembre 2025 avrà inizio una nuova concessione portuale, che prevede una copertura operativa ampliata rispetto a quella attuale. Tale estensione comporterà ulteriori inevitabili ripercussioni sul personale, già oggi soggetto a carichi di lavoro eccessivi. Nonostante i numerosi incontri con la società Sers, finalizzati a definire un percorso condiviso volto al riconoscimento della parità di trattamento in materia di retribuzione, ferie, riposi ordinari e compensativi e, nonostante la piena disponibilità della scrivente organizzazione sindacale a proporre soluzioni organizzative che garantiscano la sostenibilità del lavoro nel rispetto della sicurezza, l’azienda ha manifestato una totale chiusura, respingendo ogni proposta e interrompendo di fatto ogni interlocuzione realmente costruttiva”.

Da qui la richiesta di attivare la “procedura di raffreddamento”, riservandosi “di intraprendere ulteriori azioni di mobilitazione, incluso lo sciopero provinciale della categoria, qualora la procedura di raffreddamento non dovesse concludersi con esito positivo”.

In una nota Sers “respinge con forza le accuse di totale chiusura, rifiuto di ogni proposta e interruzione di ogni interlocuzione realmente costruttiva riportata dalla suddetta Organizzazione Sindacale.
Tali accuse sono false e prive di ogni fondamento. L’azienda, pertanto, accoglie con estremo stupore e disappunto la comunicazione della Uiltrasporti Ravenna contenente gravi e diffamatorie affermazioni, ribadendo, al contrario, la propria volontà di dialogo e apprezzando che le altre organizzazioni partecipanti alla trattativa non abbiano ritenuto di aderire all’iniziativa della Uiltrasporti.
A riprova di questo, i numerosi periodici incontri tenutosi con le organizzazioni sindacali del territorio, non ultimo quello in programma per il prossimo 3 giugno fissato ben prima della richiesta di attivazione della procedura di raffreddamento e conciliazione.
Si respingono con altrettanta fermezza le strumentali affermazioni secondo cui il turno attuale metterebbe a rischio la sicurezza delle operazioni. L’organizzazione dei servizi di rimorchio è da sempre improntata alla rigorosa applicazione della legge, del Ccnl di settore e degli accordi sindacali di secondo livello sottoscritti in azienda e mai disdettati dalla Uiltrasporti.
Infine, l’azienda non ha manifestato in questi mesi alcuna chiusura alla prosecuzione del confronto con le Organizzazioni sindacali circa le soluzioni organizzative più idonee a rispondere alle nuove esigenze del servizio di rimorchio, aprendo anche a nuove turnistiche che consentano di ridurre le ore individualmente lavorate attraverso l’incremento del numero degli equipaggi.
L’obiettivo di Sers resta quello di giungere a un punto di incontro tra le parti, nel pieno rispetto delle posizioni in campo e della propria tradizione di costante relazione con il sindacato”.

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