Rixi: “Serve una riga sul passato, stop alle concessioni sartoriali”
Il viceministro conferma l’intenzione di riformare in senso ampio la materia e scansa le polemiche sulle nomine delle Adsp e rassicura su costi e tempi del Terzo Valico
Genova – “Di sicuro c’è bisogno di più trasparenza nei porti, non ci piacciono le concessioni sartoriali, nei decenni passati è successo di tutto e di più, è venuto il momento di tirare una riga sul passato e fare chiarezza”.
Intervenuto alla visita del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini al cantiere del tunnel subportuale di Genova, il vice Edoardo Rixi ha spiegato che, dopo la cancellazione dell’intervento in materia inizialmente previsto per il recente Decreto infrastrutture, l’esecutivo intende comunque metter mano alla materia delle concessioni portuali: “Il tema sarà affrontato con la massima trasparenza nei prossimi mesi. Serve chiarezza nel paese, soprattutto ora che ci sono molti investimenti stranieri, anche di grandi gruppi: lo Stato deve avere norme certe, in primis a tutela sua, onde non finire a fare il vaso di coccio. Occorre chiudere col passato”.
Rixi ha così risposto alla domanda su possibili revisioni e revoche di titoli concessori in essere che da tale iniziativa potrebbero scaturire: “Non sta a noi dirlo, quel che vorremmo è dare a tutti certezza delle regole, per guardare avanti invece che indietro”, chiaro riferimento alla messe di ricorsi che caratterizza lo scenario delle concessioni portuali.
Piuttosto evasivo, il viceministro, sul tema delle nomine dei presidenti delle Autorità portuali e sulle voci delle liti nella maggioranza presunta causa del procedere a singhiozzo. Fra le ultime la contrarietà del presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani, all’intesa con le indicazioni ministeriali, legata alla volontà della Lega di imporre a Palermo l’ex europarlamentare Annalisa Tardino invece che l’attuale segretario generale Luca Lupi, le polemiche sul nome di Roberto Petri (quota Fratelli d’Italia) per Civitavecchia e i cascami per l’uscita d’esordio, di fronte alla Commissione trasporti della Camera, del designato per Taranto, Giovanni Gugliotti (quota Lega) che di fronte ai deputati ha vantato il possesso della patente nautica quale requisito di competenza professionale: “Non c’è nessun intoppo, stiamo procedendo secondo i tempi” ha chiuso Rixi.
Cui ha fatto eco Marco Bucci, presidente della Regione Liguria, nel mirino delle opposizioni per aver proceduto, insieme alla Città Metropolitana (stesso colore politico) alle designazioni del Comitato di gestione dell’Adsp di Genova a poche ore dalle elezioni comunali del capoluogo: “Il bando scadeva due giorni fa, non potevamo non designare i membri del Comitato, che il nuovo presidente dell’Adsp provvederà a nominare non appena in carica. Certo non prendiamo lezioni da chi, Marco Doria (ex sindaco di Genova, autonominatosi in Comitato), è rimasto in Comitato per tre anni dopo la mia elezione a sindaco di Genova, rifiutando di dimettersi. Quanto alla mia indicazione di Carozzi: ho fiducia in lui e penso che lui ne abbia almeno altrettanta in me”.
Più loquace, infine, il viceministro sul capitolo dei lavori del Terzo Valico, oggetto di attenzione nell’ambito della rimodulazione del Pnrr (che lo finanzia per circa 3 miliardi di euro) presentata dal Governo pochi giorni fa: “Stiamo discutendo con Bruxelles degli imprevisti che hanno rallentato i lavori e che possono giustificare eventuali dilazioni. Abbiamo tre opzioni, nella peggiore delle quali – il rifinanziamento con fondi altri di parte del costo – comunque la copertura da parte dello Stato è assicurata. Nella migliore avremo realizzato la soglia di km richiesta nei tempi previsti. Per fronteggiare il problema del rinvenimento del gas nelle gallerie da scavare abbiamo sviluppato una nuova tecnologia. Ma per capire come essa ci darà modo di procedere dovremo aspettare settembre-ottobre”. Da qui l’incertezza su coperture e tempi: “Ad oggi comunque il cronoprogramma è rispettato” ha concluso Rixi.
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