A Napoli il primo rifornimento di biocarburante su una nave da crociera
Q8, Sarda Bunkers, Biobunker Med e Tcl Srl i protagonisti del bunkeraggio alla Disney Fantasy ma in Italia l’interesse degli armatori deve fare i conti con le procedure imposte dal Mit e dall’autorità marittima
Il porto di Napoli è stato teatro della prima importante operazione di bunkeraggio a una nave con biocarburante.
“Grazie alla collaborazione con Sarda Bunkers Spa, Biobunker Med e Tcl Srl, abbiamo rifornito la Disney Fantasy, ormeggiata al Terminal Crociere: per le compagnie di navigazione che fanno scalo a Napoli si apre ora una strada per l’adozione dei biocarburanti, fondamentali per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni fissati dall’Organizzazione Marittima Internazionale (Imo) e dall’Unione Europea” ha fatto sapere Q8 Italia. Che ha parlato di “un passo significativo verso la decarbonizzazione del trasporto marittimo: Q8 Hvo è stato il primo Hvo utilizzato nelle operazione di bunkeraggio nel porto di Napoli”.
Lo stesso gruppo petrolifero ha sottolineato che “il Porto di Napoli si colloca così all’avanguardia nel Mediterraneo per l’adozione di carburanti a basso impatto ambientale e Q8 conferma il suo ruolo attivo nella transizione ecologica anche nelle attività marittime”.
Questa speciale rifornimento ha segnato l’inizio concreto delle attività sul campo di Biobunker Med, società costiuita per operare nel mercato dei biocarburanti nel settore marine. “Grazie alla partnership con Glander, trader ginevrino, e il fondamentale supporto commerciale della Kuwait Petroleum Italia, e logistico della Sarda Bunkers e TCL ,le operazioni stanno proseguendo con continuita ‘, ponendo particolare attenzione alle procedure di carico che un biocarburante richiede” ha fatto sapere Biobunker Med. Anche la società di Bruno Mazzarelli sottolinea che “il porto di Napoli diventa cosi un potenziale hub per la fornitura di bio carburanti in marina, grazie al supporto di Kuwait Petroleum Italia, e alla sensibilità che le altre società di navigazione operanti nel porto di Napoli, stanno mostrando sul tema delle sostenibilità nel trasporto marittimo”.
A proposito di rifornimenti alle navi di carburanti green di nuova generazione, sia Confitarma che Assarmatori sono al lavoro per risolvere una criticà importante che permane nel nostro paese. Nonostante la normativa FuelEU Maritime sia entrata in vigore già lo scorso gennaio, la bandiera Italiana non permette alle navi iscritte di utilizzare biofuel senza preventiva approvazione (da parte del Ministero dei trasporti e del Comando Generale delle capitanerie di porto) del tipo di prodotto e dietro presentazione di apposita analisi di risk assessment da parte dell’armatore. Una procedura che in questo momento sta ritardando la possibile compliance di tutte le navi battenti bandiera italiana interessate a sperimentare i biofuel. Queste restrizioni pongono l’Italia in una posizione di svantaggio concorrenziale nei confronti di atri registri comunitari meno stringenti nella sperimentazione e utilizzo dei nuovi carburanti.
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