Raugei sull’ingresso in Tdt: “Garanzia di maggior lavoro per Cpl che sarà fornitore prioritario”

Roma – Mancano poche settimane e i portuali di Livorno, tramite la Compagnia portuale di Livorno, torneranno a essere soci di Terminal Darsena Toscana, il terminal container e ro-ro del porto toscano controllato da Grimaldi Group. 

A margine dell’assemblea di Assiterminal a Roma Enzo Raugei, presidente di Cpl, a SHIPPING ITALY ha confermato che mancano poche settimane alla finalizzazione dell’affare, rimangono pochi dettagli da limare e le firme sono attese già a inizio luglio. Alla domanda sei si tratti di una contro-alleanza rispetto all’asse creatosi tra Fratelli Neri (che di Cpl è socia in Cilp al 50%) e Msc, l’esperto portuale risponde icendo: “No, una contro alleanza no; noi eravamo già soci del Terminal Darsena Toscana in passato e ci è stata offerta questa opportunità che abbiamo colto al volo. Nel senso che intravediamo in questo un grande valore strategico e di sviluppo, soprattutto anche in ragione di quanto Tdt ha presentato per la futura Piattaforma Europa”. Il riferimento è al fatto che Grimaldi, tramite appunto Terminal Darsena Toscana, si è fatto avanti per avere in concessione almeno metà della futura Piattaforma Europa, aggiungendo così la propria candidatura a gestire la nuova infrastruttura a quella già presentata da Msc, insieme a Fratelli Neri e a Lorenzini terminal.

A proposito dell’ingresso di Cpl in Tdt, Raugei parla di “situazione in dirittura d’arrivo”, pur precisando: “Non abbiamo ancora concluso, però siamo ormai alle ultime limature. Stiamo ragionando su un 10% di quota da rilevare”.

Quale sarà il senso strategico e l’apporto di Cpl in questa alleanza con Tdt? “Noi siamo già fornitori di lavoro del Terminal Darsena Toscana e quindi faremo questa attività ancora con maggior cuore e con maggior senso di appartenenza” ha risposto Raugei. Che poi ha aggiunto: “Diventando soci ovviamente sarà interessante che il terminal funzioni meglio. Per la cooperativa in prospettiva è una garanzia di lavoro che ci porteremo negli anni e soprattutto anche una possibilità di maggior lavoro perché comunque saremo considerati come fornitore prioritario”.

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