A Brindisi appalto di 16,6 milioni di euro per il rilancio della stazione navale della Marina Militare
Il valore dell’appalto si articola in: 13,94 milioni di euro per i lavori, 286 mila euro per oneri di sicurezza, 125 mila euro per la progettazione e oltre 2,2 milioni per lavori in economia. Offerte entro il 2 settembre
Il porto di Brindisi si prepara a un intervento di riqualificazione delle infrastrutture della Stazione Navale della Marina Militare, con la pubblicazione di un bando di gara da parte dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale per un valore complessivo di circa 16,6 milioni di euro, destinato ai lavori di manutenzione e ammodernamento delle infrastrutture portuali. L’obiettivo primario è riqualificare un’area che, a causa di un avanzato degrado strutturale, non è più adeguata alle esigenze operative e di sicurezza della Marina Militare.
Il progetto, che prevede una durata di 675 giorni naturali consecutivi per i lavori e 30 giorni per la progettazione esecutiva, spiega l’ente in una nota, sarà aggiudicato secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. L’intervento nasce dalla necessità di ripristinare la piena funzionalità e l’efficienza delle banchine interessate, attualmente compromesse e non in grado di garantire gli standard disicurezza, efficienza e funzionalità richiesti dalle attività attuali e future della Marina.
Il piano di riqualificazione prevede la demolizione e ricostruzione, mantenendo le geometrie esistenti, tre infrastrutture portuali quali: La Banchina Garibaldi, che manterrà la sua forma pseudo-quadrata con un lato di circa 33 metri; il Pontile Lavori, lungo circa 65 metri, che sarà integralmente rifatto e ampliato alla base di collegamento con la terraferma (circa 20 metri); la Banchina Revel, attualmente composta da piastre di ormeggio separate, sarà unificata tramite la realizzazione di nuove piastre su pali, creando un unico fronte di accosto continuo e omogeneo.
Il progetto include anche interventi di manutenzione straordinaria e ripristino localizzato su altre banchine, moli e strutture minori che, pur non richiedendo una demolizione totale, mostrano segni di usura. Particolare attenzione sarà dedicata al completo rifacimento delle reti e degli impianti tecnologici essenziali, tra cui il sistema di raccolta e trattamento delle acque meteoriche, la rete di distribuzione dell’acqua potabile, gli impianti fognari (con convogliamento alla rete cittadina), l’impianto antincendio e tutti gli impianti elettrici, di illuminazione, trasmissione dati e fonia, a servizio sia delle unità navali che delle strutture portuali.
Le aree coinvolte vedranno anche il rifacimento del manto stradale con nuove pavimentazioni in conglomerato bituminoso, in sostituzione di quelle obsolete.
L’intervento è concepito per non solo ripristinare l’efficienza strutturale delle banchine, ma anche per innalzare il livello complessivo di sicurezza, sostenibilità e funzionalità dell’intera area portuale, a beneficio della Marina Militare e dell’intero sistema logistico del Porto di Brindisi.
L’ammiraglio Vincenzo Leone, commissario straordinario dell’Adsp Mam, ha sottolineato la portata strategica di questo progetto: “Un intervento che coniuga rigore tecnico e visione geopolitica. L’opera rafforzerà il ruolo del Porto di Brindisi come presidio avanzato della sicurezza nazionale e, allo stesso tempo, potenzierà la sua capacità infrastrutturale, favorendo la sinergia tra esigenze militari e sviluppo del territorio.” Ha inoltre evidenziato l’impegno degli uffici nello strutturare un bando articolato e conforme alla nuova normativa sugli appalti, consapevole della centralità strategica dell’investimento”.
Il valore dell’appalto si articola in: 13,94 milioni di euro per i lavori, 286 mila euro per oneri di sicurezza, 125 mila euro per la progettazione e oltre 2,2 milioni per lavori in economia. Le attività saranno localizzate all’interno del porto di Brindisi.
Il progetto, ricorda l’ente, si inserisce in un quadro programmatico più ampio, definito da un Accordo di Programma sottoscritto nel 1999 tra diverse istituzioni nazionali e locali, “confermando la visione a lungo termine per lo sviluppo del porto”.
Le imprese interessate a partecipare hanno tempo per presentare le offerte entro le ore 10:00 del 2 settembre prossimo.
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