La digitalizzazione del libretto di navigazione sottoposta al Mit
In occasione del VII convegno, presentato l’applicativo elaborato dal Comitato sul lavoro marittimo

“In questi giorni abbiamo presentato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti un applicativo in fase di sperimentazione che unisce i vantaggi del cloud, con una gestione smart delle operazioni normali quali l’imbarco, lo sbarco e i dati, garantendo la riservatezza del marittimo. Il progetto pilota, dal punto di vista informatico, verrà eseguito a Procida in collaborazione con la Capitaneria di Porto di Napoli, quindi in un ambito locale, per poi diventare esecutivo in tutta Italia”.
Lo ha dichiarato il comandante Fabio Pagano, fondatore e presidente del Comitato del Lavoro Marittimo riunitosi a Procida nei giorni scorsi per il VII Convegno sul lavoro marittimo.
“Prima di questo è necessario intercettare i giovani e anche ai meno giovani della professione marittima: un obiettivo importante soprattutto per rilanciare un settore strategico che ha bisogno di nuove competenze e di un ricambio generazionale. È necessario incentivare le nuove generazioni a intraprendere la carriera marittima, mostrando loro le possibilità di crescita personale e professionale offerte dal settore” ha aggiunto Pagano.
“Lo scopo era dare un taglio diverso e più pratico al convegno, un momento utile e pragmatico di confronto per dare risultati concreti, in cui emergono punti di sintesi comuni, a livello normativo, regolatorio, digitale. L’onda – scelta come titolo del convegno e dei panel – dà l’idea dell’evoluzione che sta coinvolgendo il nostro settore in continuo mutamento” ha dichiarato l’avvocato marittimista Luca Brandimarte, moderatore e fra gli organizzatori del convegno.
La VII edizione ha puntato i riflettori su orientamento, formazione e recupero competenze (compreso il tema degli esami professionali), digitalizzazione del libretto di navigazione, voto dei marittimi, portualità, sostenibilità e isole minori.
Ricca la partecipazione di alti funzionari ministeriali e personalità istituzionali.
“Siamo pronti a raccogliere e vincere la sfida della digitalizzazione e semplificazione di documenti come il libretto di navigazione, c’è piena disponibilità da parte del Dipartimento e del Sottosegretario Alessio Butti. Il libretto è un documento d’identità per la Gente di Mare, il Ministero del Mare deve svolgere un ruolo di raccordo con lo stesso Dipartimento per la Trasformazione Digitale e gli altri Ministeri. Risposte concrete saranno presenti anche nel Decreto Legge Infrastrutture attualmente in discussione in Parlamento” ha detto Salvatore Deidda, presidente della nona commissione della Camera.
“Ogni innovazione ha ricadute concrete sulla vita e sul lavoro dei marittimi. Oggi un marittimo deve acquisire nuove competenze, che impongono una riflessione importante verso la transizione, con particolare attenzione alla formazione marittima” ha aggiunto in videomessaggio, Tullio Ferrante, sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Pierpaolo Ribuffo, Capo del Dipartimento per le Politiche del mare, ha fatto il punto sulla prima stesura e annunciato la seconda del Piano del Mare: “Un documento unico nel suo genere, di valenza strategica, composto da 16 direttrici che rappresentano gli ambiti su cui si articola l’azione del Piano, che vanno dagli spazi marittimi alle attività economiche, dalla tutela dell’ambiente marino alla cooperazione internazionale. La prima versione 2023 – 2025 è stata resa possibile solo grazie dall’ascolto di tutti gli attori, e ci avviciniamo ad un aggiornamento del Piano secondo tre criteri: innovazione nelle norme che devono essere in grado di affrontare le sfide dinamiche; agilità nel superamento di una burocrazia talvolta eccessiva; sinergia nella capacità di fare sistema. Sul tavolo, diverse le questioni importanti che daranno risposte concrete per l’intero cluster marittimo: un disegno di legge sulla dimensione subacquea, un disegno di legge per valorizzare la risorsa mare, norme sulle isole minori, la riforma dei porti in gestazione al Mit, le attività che riguardano la portualità turistica e la disciplina dei dragaggi, che rendono competitivi i nostri porti nell’Unione Europea”.
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