Anche intese su porti e trasporti via mare nella conferenza di Roma sulla ricostruzione dell’Ucraina
Siglate partnership tra i ministeri dei trasporti di Roma e Kiev, così come un accordo tra la AdSP del Mar Ligure Occidentale e la Ukrainian Sea Ports Authority
Tra le duecento partnership siglate nell’ambito della Conferenza Internazionale per la Ricostruzione dell’Ucraina che si è svolta ieri a Roma, ce ne sono alcune anche in materia di porti e trasporti marittimi. Firmato dal vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi con Alona Shkrum, vice ministro per lo Sviluppo delle comunità e dei territori del paese, un primo Memorandum of Understanding segna” l’avvio di una cooperazione strategica” tra Italia e Ucraina in questo ambito ed è, secondo il Mit, “uno dei risultati concreti più significativi” della giornata. L’intesa, secondo i promotori, pone le basi per una “collaborazione di lungo termine finalizzata alla ricostruzione, modernizzazione e infrastrutturazione dei porti ucraini, duramente colpiti dalla guerra”.
L’accordo, si legge ancora nella nota del ministero, si inserisce in una più ampia visione di supporto alla ripresa dell’economia ucraina, in particolare attraverso il rafforzamento dei corridoi logistici marittimi e terrestri, ambito in cui l’Italia sostiene, oltre alla via marittima del Mar Nero, anche il progetto del Dry Port” di Horonda e la connessione con i porti italiani dell’Adriatico e dell’Alto Tirreno.
Un ulteriore accordo è stato siglato tra la Ukrainian Sea Ports Authority e AdSP del Mar Ligure Occidentale, nelle persone del Direttore generale della prima, Oleksander Semyrga , e del Commissario Straordinario della seconda Matteo Paroli. Questa intesa, della durata di cinque anni, spiega la port authority genovese, ha l’obiettivo di promuovere una cooperazione strutturata tra le due istituzioni, rafforzando il dialogo e lo scambio di buone pratiche nei settori della digitalizzazione, della sostenibilità ambientale, della sicurezza marittima, della promozione degli scambi commerciali e degli investimenti, nonché della formazione tecnica e dello sviluppo infrastrutturale.
La firma dell’accordo si inserisce nel quadro più ampio della Conferenza per la Ripresa dell’Ucraina, organizzata con il sostegno dell’Unione Europea, delle Nazioni Unite e di numerosi organismi internazionali. L’evento ha visto la partecipazione di oltre 8.300 delegati, tra cui un centinaio di delegazioni ufficiali, 15 capi di Stato e di governo, circa 40 ministri degli Esteri, una decina di commissari europei, circa 40 organizzazioni internazionali e 2.000 rappresentanti del mondo imprenditoriale, di cui 500 italiani. Durante i lavori sono stati siglati oltre 200 accordi per un valore complessivo superiore ai 10 miliardi di euro.
Nel corso della conferenza, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha annunciato lo stanziamento di 2,3 miliardi di euro insieme al lancio di un nuovo fondo con il coinvolgimento della Bei, così come di Cdp, della tedesca KfW, della francese Proparco e della polacca Bgk. Tra le aziende italiane coinvolte dagli accordi vi sono Leonardo, Enav, Snam e Mermec.
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