Si concretano i benefici dell’estensione del Registro Internazionale Italiano
L’Inps pubblica la circolare per disciplinare l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali dei marittimi di navi italiane con bandiera Ue. Via libera agli arretrati
Gli effetti dell’apertura alle bandiere europee del regime previdenziale di favore previsto per le navi iscritte al Registro internazionale italiano sono ora concreti.
A quasi due anni dall’estensione formale alle navi iscritte nei registri degli Stati dell’Unione europea o dello Spazio economico europeo appartenenti a imprese armatoriali residenti e non residenti con stabile organizzazione in Italia dei benefici dell’articolo 6 relativi all’esonero dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali per i marittimi imbarcati, infatti, l’Inps ha pubblicato la relativa circolare attuativa.
Nella circolare l’Inps ricorda i requisiti necessari per l’annotazione delle navi di bandiera Ue/See nell’apposito elenco di cui al Decreto MIT n. 300/2023. Inoltre, l’Istituto ricostruisce il quadro normativo per individuare quale regime di sicurezza sociale deve considerarsi applicabile. L’esonero, che decorre dal periodo di paga in corso alla data di autorizzazione all’annotazione della nave nell’elenco del Mit, riguarda tutti i contributi previdenziali e assistenziali, a eccezione del contributo per il Fondo di solidarietà Solimare (0,30%).
Con riferimento ai criteri di ripartizione, le matricole contributive devono essere poste in carico alla Direzione territoriale competente. Per le imprese di navigazione residenti, la Direzione competente è quella nel cui ambito territoriale è ubicata la sede legale dell’impresa; per le imprese di navigazione non residenti in Italia, ma aventi stabile organizzazione in Italia, la Direzione dell’Istituto competente è quella nel cui ambito territoriale si trova la sede fissa di affari per mezzo della quale l’impresa stessa esercita la propria attività in Italia.
Il passaggio più atteso è forse quello relativo alle indicazioni per il recupero degli arretrati con relativi codici. “Al riguardo, l’Inps ha confermato a Confitarma – si apprende da una nota dell’associazione – la possibilità di recuperare i crediti contributivi nel sistema delle compensazioni unitarie (F24), sulla scorta di un precedente analogo chiarimento riguardante altro esonero contributivo”.
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